Fusione nucleare Usa. Ci vorranno decenni per la commercializzazione.

Fusione nucleare Usa. Ci vorranno decenni per la commercializzazione.

Oggi  pomeriggio ha avuto luogo l’annunciata conferenza stampa sull’esperimento di fusione nucleare  negli USA di cui si è avuto notizia ieri.

Ecco come ne riferisce il sito di Il Sole 24 OreGli Usa hanno intrapreso «i primi passi verso una fonte di energia pulita che potrebbe rivoluzionare il mondo», ha detto Jill Hruby, sottosegretaria Usa per la sicurezza nucleare, commentando il successo dell’esperimento di fusione nucleare in un laboratorio della California. Nell’esperimento sono stati usati 192 laser ad alta energia.

Ci vorranno però decenni per arrivare all’uso commerciale dell’energia pulita da fusione nucleare. Lo ha detto Kim Budil, direttrice del Lawrence Livermore National Laboratory, dove è stato condotto il test. «Ci sono ostacoli molti significativi, non solo a livello scientifico ma tecnologico», ha premesso. «Questa è stata l’accensione, una volta, di una capsula ma per ottenere l’energia commerciale da fusione c’è bisogno di molte cose. Bisogna essere in grado di produrre molti eventi di accensione per fusione per minuto e bisogna avere un robusto sistema di elementi di trasmissione per realizzarli».

(immagine tratta da larepubblica.it)

La fusione è spesso indicata come il «Santo Graal» dell’energia perché non produce anidride carbonica né rifiuti nucleari con tempi di decadimento lunghissimi: «una piccola tazza di carburante d’idrogeno», scrive il Financial Times, «potrebbe bastare per dare energia a una casa per centinaia di anni» (dal sito di Il Corriere della Sera)

AGI- All’una di notte del 5 dicembre, i ricercatori del National Ignition Facility (NIF) in California, concentrando 2,05 megajoule di luce laser su una minuscola capsula di combustibile per fusione hanno innescato un’esplosione che ha prodotto 3,15 MJ di energia, l’equivalente di circa tre candelotti di dinamite.

Si tratta di un passo in avanti importante perchè fino ad oggi, gli esperimenti non erano mai andati in positivo (net gain). Un risultato che non sorprende perchè andando indietro nel tempo e scorrendo i risultati ottenuti in passato, il livello di energia ottenuto durante un processo di reazione di fusione controllata è stato sempre in crescita. I dati di oggi sarebbero in linea con l’evoluzione delle tecnologie e ci avvicinano a una nuova fase dello sviluppo di un ipotetico reattore.

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