Gabriele Frontoni, S.Marino trasparente. Per pochi, Italia Oggi

Gabriele Frontoni, S.Marino trasparente. Per pochi, Italia Oggi

Italia Oggi
S.Marino trasparente. Per pochi
Gabriele Frontoni
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Una lista di soggetti a cui non si opporrà la riservatezza
Finisce in soffitta il vecchio segreto bancario di San Marino. Il Consiglio grande e generale ha approvato a maggioranza piena (33 voti a favore e 19 astenuti) le nuove regole cucite attorno alle disposizioni internazionali in materia di antiriciclaggio e di contrasto all’evasione fiscale. Il «nuovo segreto bancario» che entrerà in vigore il quinto giorno successivo alla sua pubblicazione prevista tra oggi e domani, appare meno impenetrabile di prima e prevede una forma di riservatezza più morbida che decade di fronte a comportamenti illeciti. Questo verrà realizzato attraverso l’avvio di una collaborazione amministrativa molto stretta, pensata per stroncare alla radice il rischio di elusione dei controlli fiscali o finanziari. Di qui, la decisione di San Marino di elencare i soggetti e i funzionari pubblici a cui, d’ora in avanti, non potrà più essere opposto il segreto bancario. Si tratta dei commissari di legge, della Banca centrale, dell’Agenzia di informazione finanziaria, e dell’Ufficio centrale di collegamento. Veri e propri garanti della trasparenza finanziaria della Rupe.
Le novità introdotte dalla revisione alla legge 165 del 17 novembre 2005 (Legge sulle imprese e sui Servizi Bancari, Finanziari e Assicurativi) iniziano con la modifica della definizione di segreto bancario contenuta all’articolo 36 primo comma. In base alle nuove disposizioni in attesa di essere promulgate, d’ora in avanti per «segreto bancario» si dovrà intendere il divieto dei soggetti autorizzati a rivelare a terzi, senza specifica e finalizzata autorizzazione scritta dell’interessato, i dati e le notizie acquisite nell’esercizio delle attività riservate. Ma quali sono i soggetti vincolati da segreto bancario? Dovranno attenersi al rispetto della segretezza gli amministratori, i sindaci, i revisori contabili, gli attuari, i dipendenti di qualsiasi ordine e grado, compresi i tirocinanti o il personale inquadrato con contratti di formazione professionale. Senza dimenticare i consulenti esterni, i procuratori, i liquidatori, i commissari, i membri del comitato dì sorveglianza di soggetti autorizzati. Ma è la modifica del quinto comma dell’articolo 36 la vera novità della manovra di adeguamento alle disposizioni di Ocse e Moneyval. La nuova normativa stabilisce infatti che il segreto bancario non potrà essere opposto ai seguenti soggetti nell’esercizio delle loro pubbliche funzioni: il Commissario della legge in sede penale; la Banca centrale nell’esercizio delle proprie funzioni di vigilanza; l’Agenzia di informazione finanziaria; e l’Ufficio centrale di collegamento e agli altri pubblici organi e uffici sammarinesi deputati allo scambio diretto di informazioni con gli omologhi organi esteri in attuazione degli accordi internazionali vigenti. Cancellando altre figure centrali dell’amministrazione sammarinese, inizialmente introdotte come garanti della trasparenza (Autorità giudiziaria penale, Ufficio tributario, Ufficio di controllo e vigilanza sulle attività economiche, Ufficio centrale di collegamento, e gli altri organi sammarinesi deputati allo scambio di informazioni con gli omologhi organi esteri in attuazione degli accordi internazionali). La nuova legge ha poi indicato nello specifico i casi in cui non si può parlare di violazione del segreto bancario. Questo si verifica quando la comunicazione a terzi è necessaria per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l’interessato; nell’ambito di un contenzioso in corso tra l’interessato e il soggetto autorizzato; o la comunicazione è rivolta all’impresa capogruppo, sammarinese o estera di Stato con il quale è in vigore apposito accordo internazionale, ed è finalizzata al rispetto delle norme sulla vigilanza consolidata.
L’approvazione della riforma del segreto bancario costituisce un viatico per il superamento dell’esame del Moneyval da parte di San Marino, in agenda per settembre. E forse anche per la firma della revisione degli accordi sulla doppia imposizione tra il Titano e l’Italia. Accordi che secondo il Segretario agli esteri di San Marino, Antonella Mularoni, potrebbero entrare in forze a partire dal 2011.

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