Nuova occasione per mettere in cattiva luce la Repubblica di San Marino e le sue istituzioni da parte del colonnello della Guardia di Finanza di Rimini,
Gianfranco Lucignano.
In una operazione antidroga e antiriciclaggio effettuata della Gdf è rimasto coinvolto un giovane sammarinese, di cui il Tribunale di Rimini ha chiesto al Tribunale di San Marino la estradizione. La estradizione è stata negata in base alle norme sammarinesi ed ai trattati vigenti fra San Marino ed Italia. Tuttavia il ragazzo, spinto anche dai suoi familiari, si è spontaneamente consegnato alle forze dell’ordine riminesi.
Il fatto ha indotto il colonnello Lucignano a ipotizzare un gap a San Marino fra istituzioni e comuni cittadini, a leggere alcune considerazioni ed affermazioni riportate, fra l’altro, da L’Informazione di San Marino e San Marino Oggi.
‘San Marino
non ci aiuta: vuole garantire una
sorta di immunità per i suoi cittadini,
mentre questi ultimi ritrovano
da soli il loro senso civico. La
Repubblica del Titano e i suoi
cittadini vogliono cose diverse…
Nella rogatoria
con la quale si richiedeva l’estradizione del giovane spacciatore,
era lasciata una certa discrezionalità
allo Stato sammarinese,
ma l’hanno negata. Insomma, lo
Stato poteva intervenire. Specie
visto che, dalle indagini condotte
a San Marino risulta che il giovane
spacciava anche lì: tant’è che il
tribunale ha aperto un fascicolo
d’indagine autonomo. Il diniego?
Si commenta da solo.‘
libertas
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