Con l’incubo dell’ipotesi di un razionamento, il governo sta lavorando a un piano di emergenza nazionale.
«Se crediamo che l’aspetto legato alle politiche energetiche non sia il problema dei problemi, non viviamo dentro la comunità globale e crediamo ancora che il nostro piccolo territorio possa proteggerci». Non ci gira attorno il segretario di Stato al Lavoro, Teodoro Lonfernini, dai banchi del Consiglio grande e generale. Il ministro sammarinese spiega che si sta lavorando ad un piano di emergenza nazionale che possa garantire gli approvvigionamenti necessari e scongiurare soluzioni estreme. «Ma quello delle politiche energetiche – dice – è un problema oggettivo, di natura economica, di transizione energetica. È un problema economico che dobbiamo affrontare attraverso criteri oggettivi e scientifici che tutti quanti, compreso il sottoscritto, che non avremo mai in termini di competenza». Per il capogruppo di Noi per la Repubblica, Gian Nicola Berti, bisogna dire ai cittadini che tra qualche mese forse dovremo razionare il gas, così come dovranno farlo altri Paesi, e sensibilizzare quindi fin da ora sul risparmio energetico». (…)
Articolo tratto dal Resto del Carlino