“Il 4 giugno la DC è destinata a perdere, ma io ne posso limitare i danni” avrebbe affermato Gabriele Gatti, a lungo esponente di punta della stessa DC nonché Segretario di Stato per gli Affari Esteri. Così si legge nei resoconti di una intervista.
Gatti sostiene che nella DC attuale si confrontano tre diverse posizioni: quella guidata da Pier Marino Menicucci (cui aderirebbe anche Pier Marino Mularoni), quella di Claudio Podeschi ed una terza in cui lui stesso si riconosce.
A parere di Gatti con l’elezione di due Capi di Stato democristiani si è voluto sottolineare che l’attuale maggioranza (governo straordinario) è giunta al capolinea. Tuttavia non è detto che non possa essere riproposta: è un problema di uomini e non di formule. Gatti auspica una maggiore concretezza nella campagna elettorale. Ne dà l’esempio, proponendo di dare spazio alla chirurgia estetica. Non esclude, in un contesto turistico rinnovato, l’apertura del casinò.
Gatti, come Segretario agli Esteri, ha portato San Marino nell’ONU ed ha stilato il primo accordo con l’Unione Europea.
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