La Repubblica di San Marino non sarà inserita nella
black list che varerà il 2 aprile il G20 a Londra su proposta dell’Ocse perché nel frattempo avrà concluso con l’Italia, di cui è enclave, tre importantissimi atti bilaterali:
accordo di cooperazione, accordo valutario e convenzione contro le doppie imposizioni.
Lo si apprende da una intervista rilasciata da Gabriele Gatti, Segretario di Stato alle Finanze a David Oddone di L’Informazione di San Marino.
Alla domanda se anche San Marino (come Svizzera e altri) farà concessioni sul segreto bancario per rimanere fuori dalla black list, Gatti risponde: ‘no, lo escludo. Noi abbiamo in atto delle trattative con l’Italia che non riguardano però il segreto bancario, ma l’accordo di cooperazione, quello valutario e contro le doppie imposizioni. Si tratta di accordi importanti anche in vista di un eventuale inserimento di San Marino il 2 aprile nella black list dell’Ocse. ‘
Alla domanda se detti accordi verranno firmati prima del 2 aprile, Gatti risponde: ‘Sì, stiamo lavorando intensissimamente per questo obiettivo. Nell’Italia abbiamo trovato un interlocutore pronto a lavorare e speriamo di raggiungere nel giro di pochi giorni il risutlato‘.
Di certo, puntare ad essere escluso dalla black list dell’Ocse spalleggiata dall’Italia con la quale ha finalmente raggiunto una intesa globale, sarebbe per la Repubblica di San Marino un traguardo storico, base di un nuovo sviluppo anche nel contesto internazionale, per il quadro certo nel quale potrebbe di qui in avanti operare.
A questo punto, una soluzione per rimanere fuori dalla black list
come quella svizzera o come
altre qui proposte per uscire dalla emergenza, appaiono del tutto minimali e comunque superate.