Gatti non è attendibile

Gatti non è attendibile

Il Segretario Gatti non finisce mai di stupirci. Nell’intervista rilasciata a “Economy” afferma che d’ora in poi “cambierà parecchio” nei rapporti con l’Italia. In particolare il Segretario alle Finanze afferma che le autorità italiane potranno richiedere informazioni anche su un singolo caso riguardante un cittadino italiano titolare di interessi economici a San Marino, e che lo scambio di informazioni avverrà anche in assenza di rogatoria ovvero anche se non viene contestato un reato.
A qualcuno questa potrebbe sembrare una vera e propria svolta verso la totale trasparenza, come se il Governo volesse davvero dare prova di credibilità.
Peccato però che svolgendo una piccola ricerca si scopra che si tratta della solita aria fritta a cui Gatti ci ha abituato ormai da tempo. Nel 1997, infatti, in occasione dell’assedio della Guardia di Finanza, il Ministro degli Esteri Lamberto Dini inviò al suo omologo sammarinese una proposta per rendere operativo l’Accordo Valutario e il suo Atto Aggiuntivo del 1994, in cui si chiedeva il consenso del Governo sammarinese. La proposta prevedeva proprio lo scambio di informazioni anche sul singolo caso e soprattutto anche qualora l’oggetto di contestazione non desse luogo a una fattispecie di reato, prevedendo esplicitamente che San Marino non poteva rifiutarsi di rispondere invocando il fatto che la nostra legge non configurava sotto il profilo penale i fatti contestati.
Con un tempismo sorprendente, e cioè nel giro di tre giorni, nonostante il periodo estivo, Gatti inviò al Ministro Italiano la risposta che annunciava il pieno consenso del Governo Sammarinese a tali richieste. Fatto sta che successivamente l’intesa venne pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale italiana mentre a San Marino non venne portata nemmeno in Consiglio Grande e Generale.
Inutile ricordare che negli anni successivi né da parte del Governo di allora, né da parte di Gatti si è mosso un dito per dare applicazione a quanto concordato con l’Italia. Dobbiamo quindi meravigliarci se oggi la nostra controparte mostra diffidenza verso questo Governo e verso i suoi rappresentanti? Che credibilità può dunque avere chi si è assunto solennemente degli impegni di fronte a istituzioni di altissimo livello per poi tornare a casa e continuare come se nulla fosse successo?
Ecco dunque un’ulteriore prova del deficit di autorevolezza e di attendibilità di cui gode l’attuale Esecutivo e di come si mostra ogni giorno sempre più incapace di risolvere i problemi veri preferendo continuare a prendere in giro cittadini e istituzioni sia sammarinesi che straniere.

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