Gendarmeria della Repubblica di San Marino, il Comandante, Generale Alessandro Gentili: perche’ le dimissioni

Gendarmeria della Repubblica di San Marino, il Comandante, Generale Alessandro Gentili: perche’ le dimissioni

Comunicato diffuso questa mattina, di cui si è dato subito notizia.

REPUBBLICA DI SAN MARINO

CORPO DELLA GENDARMERIA
IL COMANDANTE
San Marino, 13 marzo 2015-d.f.R.1714
OGGETTO:- Comunicato stampa.
NESSUN PASSO INDIETRO. NESSUNA SCUSA. DIGNITA’ SI’,  MOLTISSIMA!
Sedici mesi di silenzio e di duro quanto ingrato lavoro esigono qualche precisazione.
Era mia ferma intenzione abbandonare una missione ri elatasi da subito impossibile già nell’aprile del 2014.  Ma avevo assunto un impegno con la Repubblica e con i miei Superiori dell’Arma dei Carabinieri e così da militare ho portato avanti un compito tanto gravoso quanto inutile venendo ritenuto responsabile via via di tutto, tranne che del maltempo.
Devo chiarire poi che io sono stato chiamato a San Marino,  non ho chiesto io di venirci e, non solo, gli attacchi strumentali e capziosi contro la mia persona sono iniziati già sei mesi prima del mio arrivo. Si sente spesso parlare di San Marino come del “problema San Marino”, ma ora pare che tutti i problemi di San Marino si identifichino nel Generale Gentili.  E allora il Generale Gentili toglie il disturbo, anzi si evita il fastidio di dover fare un lavoro apparentemente disprezzato da molti, ma importantissimo nei fatti.
Si sostiene pure che io avrei offeso le Istituzioni, la Politica e la Magistratura. Ma io non ricordo di aver detto ciò che mi si attribuisce, né ho idea di quando potrei averlo detto né posso sapere come tali frasi possano essere pervenute ai destinatari, che poi le avrebbero volutamente e strumentalmente rese pubbliche, scatenando un putiferio. Ammesso e non concesso che io possa aver mai pronunciato qualcuna di quelle frasi, peraltro tali argomentazioni si sentono da tempo anche in molti e qualificati ambienti, sulla bocca di tantissime persone, e non solo nei bar che io non frequento, va chiarito che se mai lo avessi fatto sarebbero state semplicemente opinioni personalissime espresse in modo privato o comunque riservato, anzi riservatissimo, se l’interlocutore fosse stato un militare della Gendarmeria.
Ora a tutti coloro che gratuitamente ritengono di avere la pretesa di potersi sentire offesi, devono dire che se c’è qualcuno che è stato lungamente offeso denigrato, dileggiato, vilipeso – cosa mai avvenuta in quaranta anni di onoratissima e brillante camera in una Istituzione gloriosa, importante antica, amata e ammirata come l’Arma dei Carabinieri – ebbene quello sono lo!  Ed io,  in quanto Ufficiale Generale dell’Arma dei Carabinieri, come tutti quelli come me, ho un altissimo e profondo senso dell’onore.
E a tutti coloro che in questi giorni si sono “strappati i capelli”, per le presunte offese alle istituzioni per le quali reclamano smentite scuse e passi indietro, chiedo:  dove stavate quando gratuite offese e stupide accuse venivano  rivolte ad una Autorita istituzionale qual è il Comandante della Gendarmeria,  con grave delegittimazione di tutto il Corpo della Gendarmeria e mortificazione dei suoi appartenenti?
Quindi sia chiaro che io non chiedo scusa a nessuno. Sono io che dovrei ricevere le scuse –  che comunque non voglio e non accetterei mai – da un gran numero di persone che non fanno onore a questa Repubblica. Repubblica di cui ho e ho sempre avuto un’ alta considerazione e grande ammirazione e di cui voglio serbare un ottimo ricordo.
Ai tanti Sammarinesi che vivono operosamente, onestamente e in silenzio alle Autorità dello Stato con cui ho intrattenuto un eccellente cordiale proficuo e operoso rapporto va il mio saluto rispettoso e beneaugurante.
Generale Alessandro Gentili
Comandante del Corpo della Gendarmeria

Il generale Alessandro Gentili

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