Il Governo si sottrae a un dibattito in Consiglio sull’assegnazione dei giochi non consentendo che venga inserito un comma specifico. Tuttavia di giochi si parla ugualmente nel comma comunicazioni (che non prevede la diretta radio).
A sollevare il caso è Claudio Podeschi, della Democrazia Cristiana, che riferisce al Consiglio:
– la Cogetech (la società prima assegnataria dei giochi a Rovereta) è in mano per la massima parte al consorzio Cogemat, composto da un gruppo di gestori di macchine automatiche da trattenimento (in violazione della legge approvata da questo governo nel dicembre 2006);
– in particolare nella Cogemat ci sono due aziende significative, Emporio Games e Win-Tek, che producono appunto macchine per il gioco;
– la Cogetech è in una situazione economica tutt’altro che brillante;
– l’Ingegner Francesco Gatti, chiamato dal Governo a far parte del Consiglio Direttivo dell’Ente di Stato dei Giochi, è titolare di una società, la Bakoo, che opera nel settore delle macchinette per il gioco.
A Podeschi, sul caso Gatti, ha risposto Alessandro Rossi, Capogruppo di Sinistra Unita: L’ingegner Francesco Gatti lo abbiamo indicato noi, dopo una ricerca approfondita per individuare competenze specifiche. Il suo curriculum è di tutto rispetto e sulla scheda consegnata a tutte le forze politiche c’erano indicate tutte le informazioni che lo riguardavano, compresa la sua partecipazione nella società che produce schede per le macchinette da gioco e tutto quello che Podeschi ha indicato. Rigettiamo con forza tutto quello che si è voluto paventare nei suoi confronti.
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