Ginevra: discorso pronunciato dal Consigliere Gian Franco Terenzi in occasione della 133′ Assemblea dell’Unione Interparlamentare

Ginevra: discorso pronunciato dal Consigliere Gian Franco Terenzi in occasione della 133′ Assemblea dell’Unione Interparlamentare
GRUPPO NAZIONALE PRESSO
L’UNIONE INTERPARLAMENTARE  

133^ Assemblea dell’Unione Interparlamentare 

Ginevra, 17-21 ottobre 2015 

“L’imperativo morale ed economico 
per una migrazione più equa, ragionevole e umana”
Intervento del Consigliere Gian Franco Terenzi 

SAN MARINO 

 

Presidente,
Onorevoli colleghi,
l’occasione della presente assemblea invita tutti noi a
confrontarci su un tema complesso e di dolorosa attualità. I
massicci movimenti migratori ai quali stiamo assistendo ci
impongono una riflessione sui fattori economici e sociali che
spingono a spostarsi dal proprio Paese di origine, ma anche
sull’approccio verso le sfide che attendono i Paesi di transito e
di destinazione.
Il quadro di forte instabilità politica e di crisi finanziaria
globale ha infatti determinato una crescita delle migrazioni
nelle cause e nell’impatto su Paesi, migranti e famiglie.

Diversi sono i fattori che producono questi fenomeni e
complessa è la raccolta dei dati riferiti ad essi.
Oggi infatti, a motivazioni di tipo economico legate alla
ricerca di opportunità di lavoro e di migliori condizioni di vita si
aggiungono conflitti, atti terroristici e persecuzioni religiose,
che costringono intere popolazioni ad allontanarsi dal proprio
Paese e ad affrontare viaggi disumani, spesso senza
conoscerne la destinazione.
Tra gennaio e agosto di quest’anno, solo il numero di
ingressi in Unione Europea è stato di oltre 350 mila ed è
destinato ad aumentare ancora. Questi numeri mettono a dura
prova la capacità di accoglienza dei nostri Paesi.
D’altra parte, assistiamo con preoccupazione ai tragici
sviluppi delle vicende legate alla crisi migratoria, che
quotidianamente ci pongono di fronte a storie disperate e ad
immagini drammatiche, che non possiamo ignorare.
Le sfide sono molteplici e richiedono risposte immediate:
sono necessari servizi efficaci di accoglienza, contributi
finanziari per sostenere le strutture esistenti e una gestione
più umana dei flussi migratori, che assicuri condizioni

dignitose e il pieno rispetto dei diritti umani in conformità alle
norme disposte dal diritto internazionale.
Oltre a ciò, dobbiamo chiedere ai nostri Paesi una
maggiore cooperazione in termini di assistenza alle comunità
di origine e di destinazione, una riforma dei provvedimenti in
materia di concessione di asilo e un sostegno concreto alle
organizzazioni internazionali che operano per fornire supporto
ed elaborare programmi in favore dei rifugiati.
L’emergenza umanitaria nei suoi aspetti quotidiani legati
all’alimentazione, all’alloggio, all’assistenza medica è
responsabilità di tutti. La comunità internazionale, la politica,
le nostre società devono sentirsi chiamate ad un impegno
comune per far fronte a questa crisi senza precedenti ed unire
le forze al di là delle diversità religiose, sociali e culturali.
Affinché la globalizzazione dell’indifferenza di cui parla il
Santo Padre lasci il posto alla solidarietà, non è sufficiente
applaudire gli sforzi dei Paesi che quotidianamente offrono
primo soccorso a profughi e rifugiati: la nostra priorità deve
essere quella di assicurare una risposta coerente con i nostri
valori fondamentali, che si preoccupi anche di identificare ed
affrontare situazioni di migrazioni irregolari, sfruttamento e

violenze. La lotta alla tratta di esseri umani, in particolare di
donne e bambini deve essere ancora una volta un richiamo
alla condivisione tra gli Stati, alla vicinanza nei confronti delle
vittime innocenti, alla ferma condanna di ogni forma di
violenza.
Il mio Paese, la Repubblica di San Marino, piccolo
certamente nelle dimensioni ma dalla ricca storia di
accoglienza, si è interrogato sugli interventi da poter attuare
con le risorse a propria disposizione.
Accanto agli impegni legati alle organizzazioni
internazionali di cui facciamo parte, stiamo infatti valutando
azioni dirette di solidarietà in collaborazione con l’Alto
Commissariato dell’ONU per i Rifugiati e che il nostro
Parlamento ha deciso di sostenere all’unanimità.
In particolare, San Marino ha attivato un Comitato di
Coordinamento su iniziativa del Governo, per offrire una
risposta di ospitalità ai minori allontanati temporaneamente
dai genitori, rapportandosi con le associazioni e le realtà di
volontariato e tenendo conto delle peculiarità del nostro
territorio.

Presidente,
Onorevoli colleghi,
L’emigrazione rappresenta un capitolo importante per
molti dei nostri Paesi. La storia di ieri, che oggi si ripete per
tanti individui e famiglie in toni così drammatici, ci deve
indurre al rispetto della dignità di ognuno, nella convinzione
che ognuno di noi possa e debba dare il proprio contributo per
scrivere una pagina di speranza.
Grazie.

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