I politici
sono latitanti di fronte alla Giochi San Marino
San Marino Oggi 03/10/2002 (Siamo già sotto
ricatto?)
Dapprima la Giochi San Marino Spa ha tirato gli orecchi
in privato e poi in pubblico al Presidente della USC che si era permesso di
esprimere stupore e perplessità nell’apprendere dalla stampa che a Rovereta
stava per inaugurarsi una sala scommesse. E lanciò nell’occasione un
avvertimento: c’è una convenzione col Governo sottoscritta il 25 ottobre
2001.
Poi la Società si è messa a trattare – su mandato del Governo? –
l’apertura di detta sala scommesse direttamente con USC e USOT. Le due associazioni hanno opposto un rifiuto e
chiamato in causa il governo quale
legittimo interlocutore per
provvedimenti politici di così alto livello.
È di questi giorni un nuovo
avvertimento, accompagnato dall’accusa ai politici di non sapere operare
per il bene del loro paese. Ad esempio, non si sono dati da fare perché detta
Società potesse prendersi nel Kursaal anche gli spazi di San Marino RTV. Non
hanno capito, a proposito di Rovereta, che le macchine di abilità e quelle
d’azzardo sono sì uguali in quanto ad hardware, ma diverse in quanto a software
(basta un nulla per passare da un utilizzo all’altro!). I politici inoltre si
permettono di ritardare un investimento da 100 milioni di euro a favore
del centro storico ed un aumento del capitale sociale della munifica
Società da 2 a 12 milioni di euro.
E di altro ancora vengono accusati i politici dalla Società,
come, ad esempio, di essere frenata nel distribuire soldi a destra e manca per
lo sviluppo di iniziative, culturali, sociali e turistiche dopo aver già
versato allo Stato ben oltre due miliardi di lire (un altro è promesso
entro l’anno).
I politici tacciono. Siamo già sotto ricatto? Non si trova nella
storia un momento che ricordi un’umiliazione alla libertà della Repubblica
proveniente dal suo interno, quale è oggi in corso.