Giorgio Felici (Cdls): ‘Le tasse e … i cani’

Giorgio Felici (Cdls): ‘Le tasse e … i cani’
Le tasse e … i  cani

Povere
bestie, si trovano a combattere contro l’uomo, “l’animale più violento “ nella
storia dell’umanità. La politica non si accontenta della inefficienza e del
pressapochismo, consolandosi con le dichiarazioni di qualche suo tifoso della
curva, che dice: attenti il sindacato cerca la guerra sulle tasse!! Peccato che chi dichiara
queste amenità è in prima fila a difendere il “ceto nobile” dei liberi
professionisti che sul tema delle tasse e di quante pagarne hanno poco da
insegnare, anzi, visto che la stragrande maggioranza di lor signori si sono
iperarricchiti  a spese di un sistema che
di controlli aveva in esclusiva  la
mascherina che ti strappa il biglietto all’entrata del cinema. Sulle tracce
della politica si perde anche un pezzo dell’opposizione, che cerca di
rispolverare le antiche sedie. Va a finire che a far cadere il Governo ci devono pensare i cani!!!!

Le tasse, sono
materia dura, ostica, scivolosa, puzzolente, personalmente preferirei vivere in
un paese senza tasse, e come dice “l’italiano più famoso “ nel mondo da circa
vent’anni ‘meno tasse per tutti, ma la realtà sappiamo bene che è un’altra. La
relazione tecnica  del governo  sulla riforma fiscale approdata in
commissione consiliare, ha già una traccia evidente di come sarà la busta paga
di un lavoratore Magra, magra. Ma bisogna essere ottimisti, e allora
bisogna argomentare, motivare, fare proposte, e noi abbiamo fatto questo.


Sempre nella relazione tecnica del governo 
si evince che i 300 euro in piu’ di trattenuta nelle buste paga possono
essere di più e non di meno. Avremo tempo e modo di spiegarlo nel dettaglio,
intanto l’astio cresce, e cresce nei confronti di chi fa lo gnorri, di chi
suona i tromboni governativi  e dovrebbe
starsene ben zitto viste le tasse che paga.

Lo stato sociale si paga con i
soldi di tutti e non solo con quelli che hanno reddito fisso, perché io non mi fido più di chi deve votare una nuova legge fiscale e in Consiglio Grande e Generale rappresenta la maggioranza di liberi professionisti e autonomi, perché la storia ci insegna che
questi signori che dovranno votare la legge, molto probabilmente non
voteranno  di aumentarsi le tasse, e qui
non c’è schieramento e colore che tenga. Allora “loro” continueranno a far
“suonare” i loro “tromboni”, noi a questo punto faremo con i
“campanari”.

Giorgio Felici

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