Il governo della Repubblica di San Marino ancora non ha reso noto di quante e quali società Giuseppe Toniolo, in carcere a San Marino per l’
indagine Miraggio condotta dalla Procura di Roma, si sia servito. Pare che di
8 ci sia traccia nel sequestro di materiale presso il consolato di Rimini operato dalla Guardia di Finanza.
San Marino Oggi riporta lo sfogo di un socio o ex socio di Toniolo, Andrea Monteduro: ‘Toniolo l’ho conosciuto per la prima volta quando si presentò nel mio negozio di Dogana in Via Consiglio dei Sessanta nel settembre 2007. Si presentò come amministratore della Truciolo, una delle più importanti aziende di allora, produttrice di pellet…
Avviammo un nuovo marchio sulla già esistente attività della figlia di Toniolo, la Negozia Srl: aprimmo quindi la Camino Plus….‘.
Conclude il giornale: ‘secondo fonti non ufficiali, altri si sarebbero già rivolti alle forze dell’ordine per segnalazioni nei confronti di Toniolo, come un imprenditore calabrese che lamenterebbe la non fornitura di pellet – già pagato – per 80mila euro.‘
Insomma Toniolo non operava soltanto nel settore finanziario (fideiussioni) o