Giuseppe Guidi, Presidente Pdcs: ‘per una squadra di governo’

Giuseppe Guidi, Presidente Pdcs: ‘per una squadra di governo’

PER UNA SQUADRA DI GOVERNO.

Ora che la coalizione di centro a guida PDCS è pronta, penso mi sia consentito qualche riflessione, anche per il fatto che non ho particolari aspettative politiche da questa competizione elettorale se non quelle di contribuire al successo della coalizione in cui milito.
Candidarsi a Consigliere della Repubblica in questo periodo particolare e molto delicato per la vita democratica del paese, è alquanto impegnativo .

Da un po’ di tempo, soprattutto dopo due anni di politica fallimentare del centro sinistra, ci troviamo un’immagine ed una percezione da parte della gente ai minimi storici dello Stato di San Marino sia all’interno che all’esterno.

L’interscambio commerciale non regolamentato a dovere, una politica creditizia e finanziaria poco oculata, una gestione inadeguata degli organi istituzionali di controllo e di vigilanza, una denigrazione dell’ immagine con interventi costanti e progressivi sull’ economia sammarinese da parte dei mass media esterni, una politica estera che ha previleggiato l’immagine rispetto le competenze di rilievo nazionale, nemmeno la rettifica degli accordi esistenti con l’Italia e tanto meno sono in essere rapporti bilaterali per le regole dello sviluppo e la cooperazione economica.

Corre, pertanto, l’esigenza di lavorare per il paese, trovare i canali di relazione in primis con lo Stato Italiano, lavorare per il recupero dell’immagine e della credibilità, cercando almeno di mantenere i livelli di benessere raggiunti. Occorre risolvere le fasce di povertà ora presenti anche in San Marino e migliorare lo stato sociale. La sanità pubblica deve essere riqualificata, dovranno essere elevati i livelli di istruzione e formazione, promuovere la cultura del sacrificio, la valorizzazione del lavoro. Dobbiamo essere consapevoli che la complessità e la competitività sono elementi con cui convivere in questa società moderna , ove l’evento della globalizzazione non ha ancora terminato di imporre le proprie regole ed esigenze. Va perseguita una politica estera seria e coraggiosa, che sappia cogliere il civile convivere e una sana competizione da San Marino verso Italia e viceversa.

Va altresì detto che la realtà imprenditoriale del nostro paese con oltre 6200 imprese va analizzata e ripensata. Lo studio del comparto economico dovrà prestare credito a quelle imprese Sammarinesi e non, che hanno scelto il nostro territorio per lavorare, investire, produrre ricchezza e occupazione. Vanno scremate le imprese finte e quelle che non sono un valore aggiunto sia per lo stato che per l’economia generale.
E’ importante trovare sinergie e condivisioni, tramite azionariati diffusi (privati, pubblici,societari) per affrontare i grandi progetti infrastrutturali, di risveglio del turismo e del commercio. Già lo studio Ambrosetti ha indicato alcuni importanti progetti: ne cito solo uno ad esempio: San Marino come sede internazionale delle fondazioni e società no profit; individuando ed elaborando

progetti legislativi di respiro internazionale con regime fiscale di favore a sviluppo delle attività solidaristiche e senza profitto. I temi che hanno necessità di essere trattati, sono tanti e complessi, non c’è tempo da perdere. Smettiamola di farci del male da soli. La coalizione che vincerà la competizione elettorale, ed io sono fermamente convinto che non può essere che la nostra perché la gente chiede a gran voce il cambiamento ed un metodo responsabile di gestire il paese. La coalizione ha il compito di lavorare per una politica concreta e più vicina alla gente.

L’opposizione va coinvolta ed ascoltata quando ha elementi buoni di proposta e di critica, va emarginata quando è demagogica, falsa e fine a se stessa. Oggi la repubblica, la società, i giovani ed i cittadini tutti gridano a gran voce coerenza fra quello che si dice e quello che si fa e si realizza.

Credo che la politica debba essere meno prolissa, i lunghi discorsi non servono.

Ci si aspetta progetti mirati e chiari, accettati, condivisi e attuati. Per questo chiedo non solo specificatamente ai Delegati Consiglieri del mio partito, ma di tutta la coalizione di centro, di predisporsi a quest’Alta Candidatura con spirito di servizio, mirando al bene comune, al recupero della dignità del nostro stato così come hanno fatto i nostri padri nel passato, rifuggendo da ogni personalismo ed interesse diretto e indiretto.

Lavoriamo perché la Repubblica più antica del mondo sappia tenere alta la testa ed abbia lo scatto necessario per riconquistare la Sovranità che nei secoli ci è stata universalmente riconosciuta.
Altro elemento che vorrei sottolineare è l’importanza della coalizione.

Oggi con la nuova legge elettorale, che certamente alcuni pregi ha, chi vince non sono i singoli, ma chi lavora per il governo con le forze politiche che hanno basi valoriali e culturali comuni.

La coalizione di centro oltre a condividere il modello di società che verrà promosso dal programma di governo già in avanzata fase di elaborazione, ha certamente l’onestà politica, le proposte e gli uomini per attuare il programma di Governo della Repubblica.
Sappiamo che in questi giorni alcune forze politiche esasperate dal rischio estinzione, chiamano i nostri amici organizzando cene, pranzi, un posto in lista, soggiorni, gite di settore e favori vari. Non ci preoccupiamo più di tanto, se questi sono i politici del futuro la sopravivenza sarà certamente un bel miraggio, non solo perché è un metodo vecchissimo di fare politica, ma è veramente vergognoso e offensivo dell’intelligenza dei nostri concittadini.

Cari amici concittadini ho voluto fare queste brevi e modeste considerazioni per chiedere alla politica di fare sul serio, alle persone di impegnarsi perché nessuno ci regala niente, perché il senso dello stato ed il dovere civico ritornino ad essere i valori guida che hanno ispirato i nostri genitori.


IL PRESIDENTE PDCS,
PINO GUIDI

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