Il Governo della Repubblica di San Marino, visto quanto sta succedendo per Ismar 5, utilizzato dai frontalieri come arma economica contro la supertassa, è costretto a correre ai ripari chiedendo al ministero della Sanità italiano di aprire un tavolo per affrontare la questione.
Lo hanno detto oggi nella conferenza stampa tenuta a nome del Congresso
di Stato, il segretario di Stato al Lavoro, Francesco
Mussoni, ed il segretario di Stato alla Sanità, Claudio
Podeschi.
Ecco di cosa si tratta. Qualsiasi frontaliero ha diritto di trasferire da San Marino all’Italia i propri contributi sanitari. Per farlo basta che compili un documento, detto
modulo “Ismar 5”, da consegnare alla Usl di residenza. Detti contributi, secondo
quanto previsto da una convenzione del 1974, rinnovata nel 2004,
ammontano a 390 euro mensili a persona.
Se tutti i frontalieri optassero per la compilazione di detto modulo, lo Stato di San Marino si troverebbe a sborsare, annualmente, una somma stimata perfino in 20 milioni di euro.
Di qui l’annuncio dato oggi dai Segretari di Stato Podeschi e Mussoni, di una lettera inviata al ministero della Sanità italiano per sollecitare un incontro per affrontare la materia.
Vedi comunicato
ufficio stampa congresso di stato