Il Governo, per combattere la crisi nazionale, sta pensando di vendere il patrimonio immobiliare dello Stato ai Comuni, in sinergia coi privati, a titolo non oneroso e con l’obbligo di non rivendere.
Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi afferma: “L’unica certezza è che da Roma ci massacrano con i tagli. Al momento mi sembra di rivedere la scena del film di Totò che vende la fontana di Trevi!!!”.
Il passaggio di caserme, fabbricati, terreni, parchi e lungomari farebbe risparmiare al Comune circa 120mila euro di affitti all’anno.
Nell’elenco dei beni statali, che Rimini vanta, figurano 84 beni immobili per un valore complessivo di 4.641.141 euro.
A livello provinciale, invece, ce ne sono 139 per un totale che si attesta sui 9.343.473 euro.
I beni riminesi più pregiati sono lo Stadio del Baseball, la scuola media Panzini, il terreno della vecchia ferrovia Rimini-Urbino, piazza Gramsci-via Castelfidardo, lungomare Tintori, lungomare Spadazzi, lungomare Di Vittorio e Caserma Giulio Cesare.
Fonte: (corsivo) “Il Resto del Carlino”