I dipendenti Colombini per l’Abruzzo

I dipendenti Colombini per l’Abruzzo

I lavoratori del gruppo Colombini, attraverso una iniziativa promossa dalla Rappresentanza sindacale unitaria (CSdL-CDLS), hanno raccolto la somma di 6.192,51 euro, a favore di una iniziativa di solidarietà per le popolazioni terremotate dell’Abruzzo. Questa somma è il frutto della devoluzione di un’ora di lavoro da parte di tutti i circa 550 dipendenti dell’azienda sammarinese.

La somma raccolta, è stata destinata quale contributo per realizzare una iniziativa indicata direttamente dalla Protezione Civile, ovvero la costruzione del Polo Sportivo a Villasant’Angelo, una piccola località abruzzese di circa 500 abitanti, in cui il terremoto nella notte del 6 aprile ha provocato 17 vittime tra gli abitanti e ha distrutto il 90% delle abitazioni.

Si tratta di una infrastruttura che – nell’accompagnare le iniziative di ricostruzione delle abitazioni civili, che spettano principalmente allo Stato italiano – va a promuovere un’attività, quella sportiva, che per gli abitanti di questa località può rappresentare un motivo di aggregazione e uno stimolo importante per superare la traumatica esperienza del terremoto e favorire il graduale ritorno alla normalità.

Il Sindaco di Villa Sant’Angelo, Pierluigi Biondi, ha già fatto pervenire i suoi ringraziamenti, a nome di tutto il paese, ai lavoratori del Gruppo Colombini. Oltre a ciò, nell’ambito di un viaggio che lo stesso Sindaco compirà nelle prossime settimane, si sta organizzando un suo incontro con una rappresentanza dei lavoratori dell’azienda sammarinese.

Da rilevare che non è la prima volta che i dipendenti di questa aziende si rendono protagonisti di una iniziativa di solidarietà. Ricordiamo che nel novembre 2006 i lavoratori della Colombini, con la collaborazione e il contributo della proprietà aziendale, raccolsero la somma di 6.000 euro e la consegnarono ai genitori di Giulia, una bimba riminese allora di 4 anni, rimasta tetraplegica a causa dei danni subiti durante il parto. Questo contributo ha permesso ai genitori di Giulia di proseguire le costose terapie di riabilitazione, volte a consentire almeno un miglioramento della qualità della vita della bimba.

Queste iniziative sono la testimonianza concreta che gli uffici e la fabbrica possono essere luoghi dove vengono praticati valori umani fondamentali come la solidarietà e l’altruismo.

Ufficio Stampa CSU

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