I liberi professionisti continuano a protestare per le pensioni

I liberi professionisti continuano a protestare per le pensioni

Anche nella giornata di ieri, una nutrita delegazione di
professionisti ha manifestato a Palazzo Pubblico la totale contrarietà
dell’intera categoria alla legge di riforma del sistema pensionistico. La
manifestazione si è svolta, come di consueto, in termini di estrema civiltà e
rispetto delle Istituzioni, cui ha fatto da contraltare l’altrettanto consueto
sfoggio di retorica dei discorsi politici, che ha indotto i professionisti
presenti ad abbandonare la tribuna della Sala del Consiglio.

In questi giorni, nel corso dei vari incontri avuti con le forze politiche
sia di maggioranza che di opposizione, abbiamo riscontrato una certa
condivisione sulle ragioni della nostra protesta e sulla ingiustizia di fondo
che informa il progetto di legge; spiace dover constatare che, a quanto risulta
dalle indiscrezioni trapelate, questa condivisione in linea di principio non
troverà riscontro nel risultato dell’urna. Gli scarni correttivi apportati dal
Governo all’originario progetto di legge costituiscono meri palliativi che non
possono in alcun modo ovviare all’iniquità latente della normativa che si vuole
approvare. Le varie proposte avanzate dai liberi professionisti, tese al
mantenimento della sacrosanta autonomia del proprio fondo pensionistico mediante
l’innalzamento dell’età pensionabile ed un ragionevole (per quanto non
necessario) incremento dell’aliquota contributiva, non sono state in alcun modo
prese in considerazione dal Governo, il quale si è invece limitato a promettere,
guardandosi bene dall’inserirla nel dettato normativo, la copertura per gli anni
venturi degli eventuali (in realtà certi) disavanzi del neo istituito fondo
lavoratori autonomi.

I costi della riforma pensionistica e del risanamento dell’intero sistema
previdenziale sammarinese sono interamente   addossati per il passato, presente
e futuro ai professionisti, ai   giovani in particolare, chiamati a sostenere
per l’intero arco della loro carriera lavorativa contributi spropositati,
ingiustificati ed iniqui, a fronte di un futuro trattamento pensionistico che,
ad oggi, si palesa niente più che un’eventualità alquanto ipotetica. Non v’è chi
non veda la palese ingiustizia di questa normativa? i professionisti ovviamente
continueranno a far sentire la loro voce di protesta anche in caso di
approvazione di una legge che ritengono e continueranno a ritenere una vera e
propria ingiustizia sociale.

La Segreteria della Commissione Nazionale delle Libere Professioni

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