I Popolari sullo stato di salute del Governo

I Popolari sullo stato di salute del Governo

Il governo boccheggia, è ora che dichiari forfait
Mentre i partiti di opposizione affilano le armi per la costruzione di un progetto politico alternativo, Popolari e AN sono pronti ad andare verso la lista unica

Il governo è in affanno e non è in grado di gestire il Paese. Peggio ancora, problemi come Bdt, Asset Banca, esterovestizione, forfetone, Centrale del latte, senza dimenticare le mai risolte questione relative alle antenne e alla casa da gioco, hanno innescato una preoccupante spirale di sfiducia nei confronti della politica. Un governo cosiddetto “riformista” che di buone riforme non ha mai fatto nulla
Dura la requisitoria del segretario Angela Venturini in apertura della riunione del Direttivo dei Popolari, lunedì sera 18 febbraio.
L’ingresso dei DDC, che avrebbe dovuto “stabilizzare” la maggioranza, dopo la crisi dell’ottobre scorso, di fatto si è rivelato assolutamente inefficace. Fibrillazioni e scivoloni consiliari sono continuati lo stesso e hanno annullato l’ipotesi di ulteriori allargamenti.
L’anello debole è AP, che per mantenere le poltrone si è “mangiata” 15 anni di iniziativa politica. La richiesta di elezioni anticipate è solo un bluff: continua a minacciare il ritiro della sua delegazione se non dovessero verificarsi le condizioni per governare, ma di fatto le condizioni non ci sono e AP continua a stare al suo posto.
Prendere tempo, continuare a galleggiare: questo cerca di fare il governo, come del resto ha esplicitato anche nell’ultima verifica di maggioranza. Ma il Paese è completamente bloccato. Meglio sarebbe che questa maggioranza dichiarasse forfait.
Aria più serena soffia sul fronte dell’opposizione che, dopo un percorso abbastanza accidentato, ha finalmente trovato la via per rinvigorire la sua azione politica in vista della costruzione di una coalizione alternativa all’attuale maggioranza. Ora è chiaro, nessuno dei partiti è disposto ad andare a fare da stampella. Anzi, è ferma intenzione di lavorare molto per strutturare proposte e programmi in grado di dare una soluzione valida ai grandissimi problemi che stanno rischiando di gettare il nostro Paese in una recessione medievale.
In questa cornice si inserisce in maniera perfettamente complementare il percorso di aggregazione seguito in questi mesi con Alleanza Nazionale, contrassegnato da tappe importanti, a livello parlamentare, logistico e di attività di partito. Anche visto in retrospettiva, questo è stato il primo punto fermo all’interno di un progetto politico centrista.
“Siamo pronti” ha sottolineato con soddisfazione il segretario Angela Venturini, annunciando l’imminente presentazione del simbolo che contraddistinguerà le due forze fino alla prossima consultazione elettorale.
Infine, si è parlato anche di referendum, per organizzare i prossimi impegni accanto al Comitato Promotore per la preferenza unica e dare il massimo contributo possibile all’affermazione del “sì”.

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