‘I SEGRETI DI PULCINELLA’

‘I SEGRETI DI PULCINELLA’

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Il Segretario di Stato per le Finanze vero e proprio “stuntman” nello scenario politico sammarinese

E’ terminata la seduta segreta nella quale la maggioranza ha posto all’ordine del giorno il tema Banca Centrale.
E’ complesso parlare di una cosa segreta, che invece si è sviluppata pubblicamente a suon di conferenze stampa e anatemi lanciati sulla stampa.
Quella fra il governo e Banca Centrale sembra oramai una guerra di nervi, fatta di mosse, contromosse, retromarce e minacce attacchi.
Qualcuno aveva preannunciato una resa dei conti, cosa improbabile trattandosi di argomento trattato in seduta segreta e soprattutto con l’accusato, Banca Centrale, giudicato in contumacia, senza avere la possibilità di spiegare e difendersi.
Senza svelare retroscena e contorni segreti, che se svelati lascerebbero forse interdetti cittadini e lo stesso mondo finanziario sammarinese di fronte all’inconsistenza del Governo, il dibattito stato condotto dal Segretario di Stato per le Finanze volutamente sotto tono, impegnando il Consiglio in un dibattito vuoto, senza elementi.
Non si capisce come Banca Centrale possa conquistarsi la fiducia del Governo e del Segretario di Stato per le Finanze, non si è capito perché i funzionari nominati dai precedenti esecutivi siano un problema per questo governo, non si è capito come i sammarinesi hanno e avranno un ruolo eminente nell’autorità di vigilanza.
Il Gatti del dibattito è parso come la controfigura del Gatti di fine anno: prima forte nei messaggi, ora accomodante e soft.
L’impressione è stata – come al solito – quella di una gestione confusa rispetto a temi molto rilevanti per il Paese.
Abbiamo assistito a pericolosi zig zag, indietreggiamenti, cambiamenti d’idee e soprattutto una delegittimazione del Paese di fronte a rilevanti interlocutori esterni che da lanci di agenzia avevano già inteso che il Governo toglieva la fiducia a Banca Centrale.
Cosa ci sia dietro difficile dirlo.
I Democratici di Centro non intendono entrare in una polemica sterile e priva di proposte e, come già annunciato, venerdì presenteranno un progetto di legge per emendare lo statuto di Banca Centrale.
Abbiamo chiesto di avere un’audizione dei vertici di BCSM e AIF e il nostro ordine del giorno stato bocciato senza tanti complimenti, adesso la maggioranza sembra avere fatto marcia indietro. La nostra posizione sul Presidente sammarinese e sui sammarinesi in generale stata è fatta propria dal governo e anche dai Segretari di Stato per le Finanze ed Esteri e anche questo testimonia, dopo le accuse dei mesi scorsi rivolte ai DdC che avevamo ragione: un’istituzione di vigilanza deve avere radici e professionalità legate fortemente al territorio.
Adesso siamo curiosi di vedere come sarà accolto il nostro progetto di legge che vuole porsi come un contributo concreto e ponderato a un tema rilevante per lo sviluppo del Paese, affrontato invece con leggerezza e superficialità dal Governo e soprattutto dal Segretario di Stato per gli Finanze, ormai diventato un vero e proprio “stuntman” nello scenario politico sammarinese.

DEMOCRATICI di CENTRO
San Marino, 20 gennaio 2010

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