L’attivo generale dei rappresentanti sindacali della CSU riunitosi oggi a Valdragone ha giudicato duramente il comportamento del governo, fermo in un immobilismo totale fin da quando è stato varato, a fine novembre 2007. Ed anche il governo precedente era bloccato da mesi da tensioni all’interno della maggioranza.
L’Assemblea Sindacale ha giudicato “inaccettabile l’assenza di confronto sul piano sociale e sulla campagna sindacale contro il caro vita. Senza una rapida inversione di rotta lo sciopero generale sarà inevitabile” nella Repubblica di San Marino.
L’Assemblea Sindacale ha rimarcato che “l’incertezza che ancora aleggia sul futuro del Governo, diviso anche sui referendum del 16 marzo, sta accentuando i gravissimi danni provocati al paese da un decennio di instabilità politica. Instabilità che ha bloccato lo sviluppo qualitativo dell’economia, l’ammodernamento delle istituzioni, la riqualificazione dello stato sociale, lo sviluppo dei rapporti con l’Italia e a livello internazionale“.
Già nel settembre 2007 la Centrale Sindacale Unitaria aveva presentato un
‘Piano di intervento sociale e per le riforme”,
senza ricevere una adeguata risposta né dal governo di allora né dall’attuale.
- Anche la Scuola Secondaria Superiore ha bisogno di nuovi spazi
- Imprevisto stop al processo Biagioli