Il bilancio dello Stato 2012. Psrs

Il bilancio dello Stato 2012. Psrs

COMUNICATO STAMPA
VALUTAZIONI GENERALI SUL BILANCIO DELLO STATO
Nel corso della sessione consiliare appena conclusasi, il Partito Socialista Riformista Sammarinese ha rinnovato la propria forte preoccupazione per il proseguimento della politica dell’indebitamento da parte dell’esecutivo. Esaurito l’avanzo di gestione di 78 milioni di euro lasciato dalle amministrazioni precedenti, i disavanzi dei singoli esercizi finanziari dal 2011 in avanti si tradurranno automaticamente in debito pubblico. Dopo il deficit 2011 assestato a circa 51 milioni di euro, nel bilancio pluriennale 2012-2014 si prevedono ulteriori ingenti perdite che potrebbero portare al 31 dicembre 2014 il debito pubblico a cifre di molto superiori ai 200 milioni di euro. Le conseguenze di questa situazione sarebbero micidiali. Pertanto, il PSRS ritiene necessario ed urgente una radicale inversione di tendenza, altrimenti il Paese corre seriamente il rischio di affondare.
Purtroppo, il bilancio 2012 non dà risposte adeguate alle vere esigenze del Paese che è in preda ad una crisi economica e sociale senza precedenti, peraltro largamente confermata dai principali indicatori macroeconomici qui di seguiti riportati:
1)    drastico ridimensionamento, pari a 18 punti percentuali, del P.I.L. nel triennio 2009-2011;
2)    chiusura di oltre 500 aziende solo nel 2010;
3)    notevole incremento del tasso di disoccupazione, arrivato al 6%: al 31 dicembre 2010 il numero dei disoccupati è di 978 unità (circa 600 sono ricompresi nella fascia di età che va dai 20 ai 39 anni); da segnalare che il numero dei disoccupati ancora è stato contenuto grazie al massiccio ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni e al fatto che oltre 500 cittadini sammarinesi sono andati a lavorare oltre confine come frontalieri.
4)    calo vertiginoso delle entrate tributarie di oltre il 9%, con un dato ancora più pesante relativo all’imposta sulle importazioni (monofase) dell’11,70%;
Il PSRS riconosce la complessità del contesto sociale, economico e finanziario in cui si è dovuto muovere il governo. Tuttavia, ribadisce il proprio disaccordo in merito alla filosofia su cui si fonda il bilancio proposto dal governo. Infatti, è del tutto legittimo e comprensibile perseguire l’obiettivo del contenimento del disavanzo, ma la strada intrapresa è quella dell’adozione di nuove imposte che inevitabilmente produrranno un ulteriore appesantimento del trend recessivo.
Il bilancio approvato dalla maggioranza presenta inequivocabili elementi di debolezza su un triplice livello:
a)    il rigore viene perseguito solo con nuove imposte e non con una riduzione concreta della spesa complessiva;
b)    la crescita viene totalmente demandata all’omnicomprensivo Piano Strategico per lo sviluppo del sistema economico, sul quale successivamente si svilupperanno alcune riflessioni;
c)    l’equità viene colpevolmente trascurata in quanta mancano risposte tese alla creazione di nuovi posti di lavoro e al sostegno delle fasce sociali più deboli.
L’IMPOSTA STRAORDINARIA SUI PATRIMONI E LA MINIMUM TAX
Il Partito Socialista Riformista Sammarinese esprime forti riserve sull’adozione dell’imposta straordinaria sui patrimoni, in quanto andrà a colpire principalmente le famiglie e le imprese che già si trovano in uno stato di grave difficoltà. L’intervento del governo non colpirà affatto le grandi concentrazioni di patrimoni e avrà un impatto altamente recessivo sul piano economico e finanziario. E’, inoltre, molto grave che un prelievo di tali proporzioni venga adottato con decreto delegato, svilendo il ruolo e la funzione del Consiglio Grande e Generale.
Il PSRS non condivide la scelta di introdurre la minimum tax per gli operatori economici sammarinesi. La minimum tax, infatti, rappresenta la dichiarazione di fallimento del sistema di accertamento tributario. Le attività imprenditoriali dovranno indistintamente pagare una imposta minima che favorisce chi nasconde gli utili frodando il fisco e penalizza chi invece si trova in una effettiva condizione di difficoltà. Pertanto, è un provvedimento estremamente iniquo. Il PSRS ritiene che sarebbe meglio dare all’Ufficio Tributario gli strumenti operativi adeguati a svolgere i controlli, andando a colpire con fermezza chi viola le leggi.
Inoltre, è necessario ricordare che queste due nuove imposte si vanno ad aggiungere all’addizionale IGR e all’imposta complementare sui servizi, che erano state adottate in sede di bilancio previsionale 2011 come tasse di carattere straordinario con la pretesa di risanare il bilancio dello Stato. A questo punto, sorgono spontaneamente un paio di quesiti: il prossimo anno il governo cosa si dovrà inventare per contenere il disavanzo? I sammarinesi devono attendersi un nuovo aumento del carico fiscale?.
IL PIANO STRATEGICO PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA ECONOMICO
    Il PSRS considera il Piano Strategico per lo Sviluppo del Sistema Economico un documento eccessivamente generico visto che contiene una serie infinita di indicazioni su una molteplicità di settori economici del nostro Paese. Gran parte dei propositi in esso inseriti appaiono di difficilissima realizzazione e ciò fa correre il rischio che il Piano diventi l’ennesimo esercizio teorico non supportato da fatti concreti. Nonostante le innumerevoli perplessità, il PSRS ha votato favorevolmente l’articolo 24 – modificato con l’accordo di tutte le rappresentanze consiliari – per esplicitare una apertura di credito rispetto alla disponibilità al confronto espressa dalla maggioranza con il fine di stimolare il governo a dare attuazione agli obiettivi contenuti all’interno del Piano Strategico per lo Sviluppo.
    Infatti sui temi relativi alla crescita e allo sviluppo, il PSRS ritiene indispensabile il contributo delle forze politiche presenti in Consiglio e di tutte le parti sociali ricercando la più ampia condivisione possibile sulle scelte da adottare. Solo in questo modo potrà essere intrapreso un percorso virtuoso finalizzato al risanamento della finanza pubblica e alla realizzazione di un nuovo modello di sviluppo basato sulla legalità, sulla trasparenza e sull’eccellenza.
    Per queste ragioni, il PSRS – a prescindere dal ruolo istituzionale ricoperto – manifesta la propria disponibilità a fornire un contributo vero e concreto per la costruzione di una nuova San Marino che recuperi prestigio, onore e dignità nel contesto internazionale.
LE PROPOSTE DEL PSRS
Le proposte del Partito Socialista Riformista Sammarinese si sviluppano su due livelli:
1)    Contenimento del disavanzo 2012 attraverso il reperimento di entrate straordinarie;
2)    Riequilibrio della struttura del bilancio con un percorso virtuoso di riduzione delle spese correnti e l’individuazione di nuove forme ordinarie di entrata.
Sul punto n. 1 il PSRS propone di:
a)    trasformare l’assetto societario dell’A.A.S.S. prevedendo la socializzazione di quota pari al 30% del capitale sociale con il criterio dell’azionariato popolare diffuso;
b)     attuare un concordato fiscale contestualmente all’adozione della riforma tributaria e in particolare del contenzioso.
Sul punto n. 2 il PSRS propone di:
c)    inserire per legge dei tetti massimi alla spesa corrente per gli esercizi finanziari 2013 e 2014;
d)    promuovere gli investimenti esterni con un piano di marketing territoriale sul modello del progetto Copernico svizzero;
e)    costituire un fondo di investimento a partecipazione mista pubblico-privata per il finanziamento di infrastrutture strategiche (nel campo dell’approvvigionamento energetico – invaso idrico – e della riqualificazione del settore turistico-commerciale – ripristino del collegamento ferroviario Borgo Maggiore / Centro Storico della Città di San Marino e aviosuperficie), per sostenere le attività economiche già operanti in territorio e per incentivare la nascita di nuove imprese;
f)    costituire un’immobiliare pubblica per una gestione più efficiente del patrimonio dello Stato;
g)    ampliare le agevolazioni previste per l’imprenditoria giovanile;
h)    incentivare il risparmio energetico con appositi sgravi fiscali;
i)    liberalizzare l’esercizio del commercio al dettaglio e conferire la possibilità di svolgere l’attività anche in immobili a destinazione industriale;
j)    rafforzare l’attività del settore dei giochi della sorte;
k)    introdurre l’Imposta sul Valore Aggiunto.
    Il PSRS esprime il proprio compiacimento per l’inserimento all’interno della legge di bilancio delle proposte avanzate dal gruppo consiliare di costituire entro il 2012 un’immobiliare pubblica per una migliore gestione del patrimonio dello Stato e di prevedere specifici incentivi per il risparmio energetico. Altre proposte, quali il Piano di marketing territoriale per l’attrazione di investimenti esterni e il rafforzamento del settore dei giochi della sorte, sono state inserite nel Piano Strategico per lo Sviluppo e quindi saranno oggetto di discussione in una fase successiva quando verrà avviato il confronto tra tutte le forze politiche, economiche e sociali.
CONCLUSIONI
    Il Bilancio 2012, pertanto, rappresenta l’ennesima occasione persa per intraprendere la strada del risanamento della finanza pubblica e per favorire la ripresa economica.
    Le posizioni delle organizzazioni sociali e delle associazioni degli imprenditori, che hanno stroncato senza possibilità di appello la proposta del governo, non possono e non devono essere sottovalutate.
    Per queste ragioni, il PSRS – pur riconoscendo le grandi difficoltà in cui si è dovuto muovere l’esecutivo – ha espresso la propria non condivisione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012, in quanto, inasprendo ulteriormente la pressione fiscale, non fornisce le risposte necessarie ai gravissimi problemi del Paese.
    Il PSRS confida, quindi, che possa esserci rapidamente un netto cambio di rotta per garantire un futuro di sicurezza, benessere e libertà ai nostri concittadini.
Repubblica di San Marino, li 22 dicembre 2011

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