Il Consiglio deve sospendere il Decreto Mussoni!
27 settembre 2011 – Sono tante le persone che hanno raccolto l’invito della Centrale Sindacale Unitaria e hanno partecipato al sit-in sul Pianello, iniziato alle 18.00 durante lo svolgimento dei lavori consiliari.
No al Decreto Mussoni, ma anche la necessità di ripulire il paese dalle infiltrazioni della criminalità organizzata e dai settori collusi con essa e corrotti: sono stati i messaggi contenuti negli slogan dei manifestanti. Tra questi: “Il Decreto Mussoni affossa i diritti dei lavoratori.” Il Decreto precarizza i rapporti di lavoro.” “Decreto Urgente. Sì, ma contro le mafie!” “I lavoratori non meritano questa classe politica.” “No ai lavori atipici”
I manifestanti hanno chiesto al Consiglio Grande e Generale di sospendere l’approvazione definitiva del contestato Decreto, per consentire, attraverso un vero confronto con la CSU, di modificarlo e di correggerlo in modo profondo e sostanziale.
Infatti è un provvedimento iniquo, inutile e dannoso, assunto in modo autoritario senza il confronto con il Sindacato, che cancella decenni di conquiste democratiche dei lavoratori, e che vuole mettere interamente nelle mani del potere politico ed economico l’avviamento al lavoro dei giovani e dei disoccupati.
Al centro dell’attenzione dei manifestanti c’è stata anche la profonda preoccupazione per le infiltrazioni malavitose nel tessuto economico finanziario sammarinese di cui ogni giorno si ha notizia.
In tal senso, la manifestazione ha voluto anche essere un forte richiamo alla necessità di sradicare la criminalità e di accertare tutte le responsabilità e connivenze, anche di natura politica, che hanno permesso alla malavita di penetrare A San Marino. Ciò per ripulire finalmente il paese da chi ne ha provocato la sua profonda crisi, e rimetterlo sui binari della piena legalità, trasparenza e credibilità.
Ufficio Stampa
27 settembre 2011 – Sono tante le persone che hanno raccolto l’invito della Centrale Sindacale Unitaria e hanno partecipato al sit-in sul Pianello, iniziato alle 18.00 durante lo svolgimento dei lavori consiliari.
No al Decreto Mussoni, ma anche la necessità di ripulire il paese dalle infiltrazioni della criminalità organizzata e dai settori collusi con essa e corrotti: sono stati i messaggi contenuti negli slogan dei manifestanti. Tra questi: “Il Decreto Mussoni affossa i diritti dei lavoratori.” Il Decreto precarizza i rapporti di lavoro.” “Decreto Urgente. Sì, ma contro le mafie!” “I lavoratori non meritano questa classe politica.” “No ai lavori atipici”
I manifestanti hanno chiesto al Consiglio Grande e Generale di sospendere l’approvazione definitiva del contestato Decreto, per consentire, attraverso un vero confronto con la CSU, di modificarlo e di correggerlo in modo profondo e sostanziale.
Infatti è un provvedimento iniquo, inutile e dannoso, assunto in modo autoritario senza il confronto con il Sindacato, che cancella decenni di conquiste democratiche dei lavoratori, e che vuole mettere interamente nelle mani del potere politico ed economico l’avviamento al lavoro dei giovani e dei disoccupati.
Al centro dell’attenzione dei manifestanti c’è stata anche la profonda preoccupazione per le infiltrazioni malavitose nel tessuto economico finanziario sammarinese di cui ogni giorno si ha notizia.
In tal senso, la manifestazione ha voluto anche essere un forte richiamo alla necessità di sradicare la criminalità e di accertare tutte le responsabilità e connivenze, anche di natura politica, che hanno permesso alla malavita di penetrare A San Marino. Ciò per ripulire finalmente il paese da chi ne ha provocato la sua profonda crisi, e rimetterlo sui binari della piena legalità, trasparenza e credibilità.
Ufficio Stampa