Il futuro non è più quello di una volta, oggi lo si costruisce solo con l’Universita’

Il futuro non è più quello di una volta, oggi lo si costruisce solo con l’Universita’

A proposito di università, ha mai pensato qualcuno che la liberazione femminile è
un “sottoprodotto” del petrolio? Sembra paradossale, eppure, senza tecno-energia, la donna non avrebbe potuto andare a scuola, diplomarsi, laurearsi, lavorare fuori casa, rendersi indipendente, diventare chirurgo, pilota, commissario di polizia, giornalista, magistrato, ministro. Anziché pelar patate e dar da mangiare alle galline.
La tecno-energia è direttamente legata alla possibilità dei cittadini di avere un’istruzione, di
partecipare alla vita politica, di non essere più sudditi piegati a lavorare la terra (come succedeva nell’Ottocento, quando la tecnologia ha cominciato progressivamente a venire avanti), ma donne e uomini capaci di potere economico e mediatico.
Ma come si sviluppa la tecno-energia? Grazie alla scuola, al’istruzione, alla ricerca. E’ qui, nel
mondo culturale, scientifico, tecnologico, dove si fa formazione, dove di alimentano le intelligenze e dove si costruiscono le competenze, che si innesta la consapevolezza del ruolo che, tutto questo, ha nello sviluppo di un Paese. E’ qui il senso dell’investimento per il futuro.
Il percorso seguito dal Segretario Morri nella costruzione di un progetto di grande sviluppo per
l’Università, ma in generale per l’intero ecosistema scolastico sammarinese, indubbiamente, ha una sua valenza politica, ma soprattutto dimostra l’aver rimesso in sincrono l’orologio dell’educazione nella prospettiva di una crescita che da troppo manca nel nostro Paese.
Non si può essere un Paese moderno se la società ha un cervello arretrato, cioè se si ha
un’educazione limitata, una cultura largamente pre-scientifica, dei valori di base non rispettati
e una classe politica che, invece di essere guida, è paralizzata da un’estenuante lotta quotidiana per il potere, molto più concentrata sul clientelismo che non sulla produzione della ricchezza da distribuire.
L’università è ricchezza, perché è la carta di credito per domani. Il riconoscimento dei titoli, il
progetto di aprire nuove facoltà, gli accordi per la formazione dei docenti e per la mobilità dei nostri studenti è la base di quell’economia nuova, pulita, trasparente che vogliamo per San Marino.
La strada è appena cominciata, e anche se quello che rimane da fare è ancora tanto e non sarà sicuramente facile, di tutto questo i Moderati sono molto orgogliosi.
Angela Venturini
Consigliere dei Moderati Sammarinesi

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy