‘Il genocidio in Ruanda: il male commesso, il bene compiuto’

‘Il genocidio in Ruanda: il male commesso, il bene compiuto’

“Il genocidio in Ruanda: il male commesso, il bene compiuto”. Si è svolto ieri sera, alla presenza dell’Eccellentissima Reggenza, un incontro pubblico organizzato dalla Segreteria di Stato per gli Affari Esteri, dalla Segreteria di Stato per l’istruzione e Cultura, dalla Commissione sammarinese Unesco, per ricordare la Giornata europea dei Giusti. La serata ha visto la partecipazione di Pierantonio Costa, che ha raccontato la propria esperienza durante il genocidio avvenuto in Ruanda nel 1994. Pierantonio Costa era all’epoca Console onorario per l’Italia nel Paese africano e, con grande responsabilità e coraggio, si è dapprima occupato di assicurare un sicuro rimpatrio agli italiani, poi si è dedicato con instancabile dedizione alla protezione dei Tutsi perseguitati. A continuo rischio della propria vita, ha salvato circa 1000 persone, tra cui 375 bambini ospitati in un orfanotrofio di Nyanza. Medaglia d’oro al valor civile della Presidenza della Repubblica italiana, candidato al Nobel per la Pace nel 2010, Pierantonio Costa commenta così le sue azioni: “In mezzo a tanta violenza e sofferenza, qualcosa avevo fatto. Solo questo, niente di più”.

La serata è stata introdotta dal Segretario di Stato per l’Istruzione e Cultura Giuseppe Morganti, che ha sottolineato l’attenzione concreta dimostrata dalla Repubblica di San Marino verso uomini e donne che , in ogni tempo , hanno chiesto protezione: le porte della Repubblica hanno sempre accolto coloro che cercavano un rifugio sicuro. Il Segretario di Stato ha inoltre ricordato l’importanza di approfondire la conoscenza della storia e della realtà dei Paesi africani.

La partecipazione all’incontro degli Eccellentissimi Capitani Reggenti, Antonella Mularoni e Denis Amici, ha testimoniato l’interesse e l’impegno della Repubblica di San Marino per la tutela dei diritti umani.

Durante la serata il Club Soroptimist San Marino ha presentato il progetto di cooperazione con le donne ruandesi per la valorizzazione delle tecniche artigianali tradizionali attraverso la realizzazione di gioielli di rara bellezza. Le socie del Club si sono recate più volte in Ruanda ed hanno condiviso con i presenti i ricordi e le riflessioni legati a questi viaggi che hanno consentito la conoscenza diretta della situazione ruandese.

All’iniziativa ha partecipato anche Luciano Scalettari, giornalista che nel libro “La lista del console” ha raccontato la storia di Pierantonio Costa.

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy