Il lavoro. Conferenza stampa del Segretario di Stato Francesco Mussoni. Agenzia Dire

Il lavoro. Conferenza stampa del Segretario di Stato Francesco Mussoni. Agenzia Dire

“AMMORTIZZATORI, COPERTURA PIU’ LUNGA MA IMPORTO RIDOTTO”

RECORD DISOCCUPATI  

 La riforma del mercato del lavoro sara’ legge entro l’estate. E soprattutto, sara’ un provvedimento condiviso con le opposizioni. Il segretario di Stato per il Lavoro, Francesco Mussoni, stila il calendario della sua gestazione, nel corso di un incontro con la stampa dedicato alle statistiche sull’occupazione. E anticipa che proprio lunedi’ prossimo incontrera’ “tutte le opposizioni”, senza esclusione, perche’ “la riforma del lavoro- spiega- e’ un asset strategico per il futuro del Paese”.

    E per questo, “serve una grande base di condivisione politica- prosegue l’inquilino di Palazzo Mercuri- che cerchero’ nei prossimi mesi a partire dall’incontro di lunedi’ con cui voglio condividere problemi e temi su cui nelle ultime settimana abbiamo discusso con le parti sociali”. Quindi, “da maggio inizieremo a condividere il testo- assicura- per arrivare a depositare la legge entro l’estate”. Intanto, dal mese scorso la segreteria di Stato per il Lavoro ha condotto diversi incontri con le parti sociali per metterne a punto gli orientamenti. Si e’ iniziato a parlare di governance, e quindi dell’ufficio del lavoro, di apprendistato, politiche attive e questa mattina le parti si sono viste per affrontare gli ammortizzatori sociali.
 Sul primo punto, Mussoni anticipa che l’ufficio del lavoro restera’ pubblico, “ma e’ necessario che il suo funzionamento sia legato a logiche privatistiche”. Quindi occorre un restyling di gestione che porti all’informattizzazione totale, alla tenuta dei curricula, alla responsabilizzazione delle sezioni. Non solo, dal prossimo primo maggio e’ in arrivo un nuovo dirigente: Loris Francini, attuale direttore del Centro di formazione professionale, sostituira’ Milena Gasperoni.
    Rispetto al secondo tema, l’apprendistato, l’intenzione e’ quella di giungere a un contratto unico di formazione. Sulle politiche attive, “serve un’impostazione per agevolare il lavoro e non il parcheggio delle persone”, puntualizza il segretario di Stato. Infine, il tema al tavolo di questa mattina, gli ammortizzatori sociali: “Molti si stanno esaurendo- spiega Mussoni- l’orientamento e’ allungare la copertura, ma senza disincentivare la ricerca di un lavoro”. Il segretario di Stato si e’ quindi reso disponibile a un prolungamento di questo istituto, “ma al tempo stesso- aggiunge- si rende necessario variarne l’importo e introdurre una gradualita’ che incentivi il lavoratore a cercare una nuova occupazione”.

RECORD DISOCCUPATI  MUSSONI

A PARTI SOCIALI: “SOSTENERE OCCUPAZIONE INTERNA”

  Il Titano per la prima volta dal dopoguerra fa i conti con la disoccupazione, oggi al tasso record del 6,4%, e con 1.046 iscritti nelle graduatorie dell’ufficio del lavoro. A perderci di piu’, per ora, sono i lavoratori frontalieri e i giovani, mentre i precari restano, per fortuna, una specie rara. Il segretario di Stato per il Lavoro, Francesco Mussoni, presenta oggi da Palazzo Mercuri gli ultimi dati e statistiche, aggiornate al marzo di quest’anno, sull’occupazione nel settore privato che impiega in totale 14.917 dipendenti.
    Di fatto, il primo dato che viene rilevato e’ che rispetto a dodici mesi fa, lavorano in meno 74 sammarinesi e residenti, mentre le aziende del Titano hanno lasciato a casa 374 frontalieri. Questi numeri per Mussoni dimostrano la tenuta dell’occupazione locale e che “i provvedimenti legislativi per incentivare l’assunzione dei residenti hanno funzionato”.
 L’inquilino di Palazzo Mercuri passa poi a sfatare la tesi sulla precarieta’ del lavoro sul Titano. Di fatto, i lavoratori a tempo indeterminato rappresentano il 57% del totale, quelli con contratti a tempo determinato sono il 29%. Non raggiungono invece la soglia dell’1% i contratti atipici, che per la normativa sammarinese sono le collaborazioni a progetto, allo 0,88%, e i distacchi dalle aziende italiane, lo 0,85%. In numeri, i co.co.pro a San Marino sono appena 133 sul totale di 15 mila lavoratori del privato. Nonostante le difficolta’ e la crisi- sottolinea Mussoni- i rapporti di lavoro a San Marino non sono precarizzati”. E al contrario di quanto ventilato e criticato dai sindacati, a seguito del decreto Mussoni varato la scorsa estate, “il personale italiano distaccato nelle aziende sammarinesi nel marzo 2011 era di 199 unita’, sceso a 129 nel 2012”. Nessun aumento dunque della presenza straniera nelle ditte sammarinesi.     Quindi il tasso dei disoccupati: contro una media europea del febbraio scorso al 10,8%, e alla percentuale italiana del 9,3%, la piccola Repubblica puo’ vantare un tasso di disoccupazione fermo al 6,40%, secondo solo alla Germania, che e’ al 5,7%. “Per San Marino e’ certamente un dato drammatico- rileva Mussoni- ma non se rapportato ai tassi europei”. In particolare, nel marzo 2011 i disoccupati effettivi erano 734, dodici mesi dopo salgono a 1.046, sono 312 e il 42% in piu’. I maggiormente colpiti sono giovani tra i 20 e 24 anni: in 269 sono oggi disoccupati, un anno fa erano 128, meno della meta’. “Cio’ significa- chiarisce Mussoni- che occorrera’ individuare interventi straordinari nella riforma del mercato del lavoro per sostenere ancora di piu’ l’occupazione giovanile”.  Infine, il capitolo mobilita’: dal 2010 ad oggi il numero delle aziende che ne hanno fatto richiesta sono aumentate.
 Nel 2010, sono 169 le ditte che hanno stipulato accordi di mobilita’ per 700 dipendenti. L’anno scorso sono state 242 per 634 lavoratori. Mentre nei primi tre mesi del 2012 sono gia’ 64 le ditte che hanno richiesto ammortizzatori sociali: nello stesso periodo erano 30 nel 2010 e 76 nel 2011.
    Di fronte a questo quadro non esaltante, Mussoni richiama alla responsabilita’ le parti sociali che ancora non sono venute a capo del rinnovo del contratto per il settore industria. “Bisogna che imprese e mondo del lavoro facciano un patto sociale per sostenere l’occupazione interna”, manda a dire. “Lo dicono i numeri- prosegue- sulle 15 mila persone occupate nel privato, cediamo al mercato estero 5.600 posti di lavoro e la disoccupazione di sammarinesi e residenti aumenta a mille unita’”. Il segretario di Stato chiarisce che non ritiene di dove favorire politiche discriminatorie rispetto ai lavoratori frontalieri: “Per funzionare il Paese ha bisogno di risorse esterne- puntualizza- ma allo stesso tempo non deve aumentare il tasso di disoccupazione interna”.

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