Il Mese dantesco a San Marino prosegue con la storia al femminile

Il Mese dantesco a San Marino prosegue con la storia al femminile

Si terrà questo giovedì alle ore 17:45 nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di San Marino (Viale Antonio Onofri, 87) il secondo appuntamento del Mese Dantesco, il tradizionale ciclo di quattro conferenze letterarie giunto alla sua quindicesima edizione.

L’evento è promosso dall’Associazione Sammarinese Dante Alighieri, in collaborazione con la Scuola Secondaria Superiore e l’Istituto Musicale Sammarinese.

La prof.ssa Veronica Casali, docente di Lettere e archeologa esperta di storia paleocristiana e bizantina, affronterà un affascinante tema di storia di genere nella conferenza “UNA SILENTE LIBERTÀ. Le vedove fra mondo antico e Medioevo”.

A lungo la storiografia ha riservato alle donne del passato un interesse discontinuo e marginale, soprattutto verso quelle figure femminili, lontane dagli ambienti aristocratici, che hanno raramente trovato visibilità nelle fonti letterarie. Oggi gli studi di genere rappresentano un filone di ricerca sempre più ricco e frequentato, che ha permesso di ridare voce a quelle categorie rimaste in silenzio troppo a lungo e restituire alle donne il loro posto nella Storia.

Ciò ha permesso di scoprire nelle donne del mondo antico e medievale soggetti attivi nella vita sociale ed economica, spesso capaci di usufruire delle proprie finanze anche ai fini della rappresentazione in campo pubblico. In questi termini la figura della vedova risulta particolarmente interessante. Se, infatti, l’immaginario rispetto a questa condizione femminile è generalmente connesso con uno stato di debolezza e bisogno, la realtà che emerge dalle fonti è ben più articolata e suggerisce che proprio le vedove fossero detentrici di inediti spazi di libertà. Con l’affermazione del Cristianesimo, in particolare, anche il rapporto tra la vidua e la collettività viene ridefinito ed è proprio tale figura femminile ad incarnare la nuova sensibilità sociale verso l’assistenza al bisognoso e il sostegno alla comunità.

Mentre nell’età tardoantica è soprattutto in ambito religioso che la vedova trova spazi di visibilità e affermazione, in epoca medievale essa diventa protagonista delle fantasie amorose degli autori, complice anche l’influenza delle forme poetiche dell’amor cortese. Viene, così, a imporsi, in alternativa all’esaltazione della castità e dell’ascesi (che ritroviamo, fra gli altri, in Dante e Petrarca), una concezione positiva dell’amore e della passione, in cui la vedova giovane e bella compare come un irresistibile oggetto del desiderio. Si arriva infine al filone comico-misogino dei piccanti fabliaux francesi e delle novelle di Boccaccio.

Quella della vedova, dunque, è una condizione complessa, che ha rappresentato fin dall’antichità un problema dal punto di vista giuridico e sociale, ma è proprio questo suo carattere misterioso e sfuggente che la rende così interessante e ricca di fascino.

Nel corso della serata la Storia viaggerà sulle note dei talentuosi musicisti dell’Istituto Musicale Sammarinese: interverranno infatti a dialogare con il tema presentato Pier Luigi Guidi (sax) e Niccolò Bronzetti (clarinetto), eseguendo brani di Ennio Morricone e Javier Girotto.

Le conferenze e letture si tengono grazie alla cortesia dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e della Giunta di Castello di Serravalle e contando sul contributo economico della Società Unione Mutuo Soccorso.

Giovedì 26 maggio sarà poi la volta del prof. Luca Pasquale, che terrà una lezione dal titolo “WE SING IN THE COIR TOGETHER. Situazioni e aspetti del Cinema corale italiano”.

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