DIRE) Bologna, 3 feb. – Secondo la sentenza della Corte di
Cassazione sulle accuse di riciclaggio rivolte alla Cassa di
Risparmio di San Marino, le banche del Titano “sono equiparate a
tutti gli effetti” agli istituti italiani. Ma Ivan Foschi,
consigliere di Sinistra unita e segretario di Stato alla
Giustizia ai tempi dell’inchiesta Re Nero, precisa: “Quando hanno
giudicato le nostra banche erano ancora comunitarie”. Oggi la
situazione vede l’esecutivo lavorare per garantire l’operativita’
delle banche sammarinesi. Ma “il governo non si sta muovendo con
sufficiente chiarezza- commenta Foschi- c’e’ un problema di
collocazione del nostro sistema bancario da risolvere”.
La sentenza rassicura su una questione che sul nascere non
appariva chiara: “Quando e’ avvenuto il sequestro eravamo tutti
sorpresi- ricorda il consigliere dell’opposizione- confidavamo
che la situazione venisse risolta, anche se non avrebbe nemmeno
dovuto verificarsi”. Un episodio “frutto piu’ che altro di
incomprensioni da parte italiana”, risolto comunque con
l’assoluzione dell’istituto sammarinese. Ma ora “le questioni
aperte sono altre- prosegue Foschi- visti gli annunci di Iccrea e
Icbpi”, che isoleranno l’operativita’ delle banche sammarinesi
dal sistema di pagamenti della Rete nazionale interbancaria.
“Credo sia un comportamento conseguente alla mancanza di segnali
da parte di banca d’Italia- conclude l’ex ministro alla
Giustizia- nel dubbio gli istituti si comportano cosi'”.
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