Il Pdcs sull’esito della tornata referendaria

Il Pdcs sull’esito della tornata referendaria

IL PDCS SULL’ESITO DELLA TORNATA REFERENDARIA

(Comunicato stampa)

La grande partecipazione dei sammarinesi alla consultazione referendaria di ieri ha dimostrato, ancora una volta, come il popolo sammarinese sia attento alle problematiche del Paese e risponda ogni qualvolta chiamato a farlo.

I 10000 SI, ottenuti dal quesito “salvastipendi”, pongono alla politica la responsabilità di affrontare dei temi trattati durante tutta la campagna referendaria. Il grande risultato ottenuto sul quesito posto premia l’impegno profuso dalla dirigenza della CDLS e, al suo interno, dai molti amici democratico cristiani che si sono spesi per questa battaglia assieme a tutti gli iscritti alla Confederazione.

Le complessità della materia, ed i molti interessi contrapposti, hanno determinato la decisione di lasciare un voto libero, su tale quesito, a tutti gli iscritti. Il non raggiungimento del quorum non può archiviare la delicate e importanti questioni che lo hanno suscitato.

Di fronte al forte ritardo negli accordi tra le associazioni sindacali e le associazioni di categoria per il rinnovo dei rapporti contrattuali dei lavoratori dipendenti, la cittadinanza ha chiaramente ribadito la necessità di una maggior responsabilità, da parte di tutti, nel trovare una sintesi tra le posizioni, per non fare della crisi un’attenuante alla tutela del lavoro e dei lavoratori

Il tema posto dai promotori, riferito ad ogni possibile soluzione per evitare che la complessa fase di negoziazione contrattuale possa determinare un forte conflitto sociale è una questione che la DC intende nuovamente porre sul tavolo del confronto politico.

Sul referendum riferito alla domanda di adesione all’Europa, che ha visto un sostanziale pareggio tra i SI ed i NO, la lettura dei 7000 NO non può essere quella semplicistica di una distanza dall’Europa.

Riteniamo che la stragrande parte dei cittadini, sia coloro che hanno espresso il SI, il NO, scheda BIANCA o che comunque non hanno partecipato al voto, condividano il percorso di maggior integrazione con la comunità Europea.

L’esito referendario ci impone di avviare un percorso di confronto sempre più ampio con la cittadinanza su nuove forme di associazione, anziché avviare la complessa procedura prevista per l’adesione.

L’indicazione del PDCS di votare scheda bianca, ha inteso porre la distinzione tra un NO all’Europa ed un NO al quesito referendari di adesione. Ciò anche al fine di attenuare la scelta di molti amici del Partito che avevano preannunciato il proprio voto contrario al quesito, non contro l’Europa, ma a favore del percorso di maggiore integrazione, avviato dal Governo.

Non dovendo inviare immediatamente richiesta di adesione alla UE il nostro Paese può continuare nella trattativa con la Commissione Europea, per definire, nel più breve tempo, il miglior accordo in termini di integrazione ed opportunità, e per il quale il PDCS continuerà a stimolare l’azione del Governo.  

L’Ufficio Stampa del PDCS

 

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