Il Psd ribadisce le proposte di rinnovamento e dice ‘no’ ai referendum

Il Psd ribadisce le proposte di rinnovamento e dice ‘no’ ai referendum

Il Consiglio Direttivo nella seduta del 22 febbraio u.s. ha proceduto alla nomina dei Responsabili dei Gruppi di Progetto:

– Stefano Palmucci per il settore istituzionale;

– Francesco Morganti per il settore economico;

– Silvia Cecchetti per il settore delle relazioni esterne;

– Fabio Canini per il settore del territorio;

– Laura Rossi per il settore della cultura e della formazione;

– Lazzaro Rossini per il settore dello Stato Sociale
ed ha confermato Waldes Fiorini Direttore Responsabile di “Idee Riformiste” e Fausta Morganti Direttore Responsabile de “Il Nuovo Titano”.

Il Consiglio Direttivo, sulla base della relazione del Segretario, ha quindi discusso delle iniziative da intraprendere per dare attuazione alla mozione conclusiva del Congresso e della posizione da assumere in ordine ai quattro referendum in programma a marzo.

Il Consiglio Direttivo, ribadendo la necessità di un’azione più efficace del Governo sulla base delle indicazioni programmatiche individuate nella scorsa seduta, rilancia la propria volontà di proseguire nell’azione politica intrapresa volendo dare risposte concrete e responsabili ai bisogni del Paese;

– impegna la Segreteria a promuovere un serrato confronto sugli obiettivi politici e programmatici, al fine di costruire una forte unità di intenti con gli alleati di governo a garanzia che si intende perseguire la realizzazione degli impegni concordati;

– impegna altresì la Segreteria ad avviare il lavoro di costruzione della coalizione, attivando il dialogo anche con quelle forze politiche che si sono rese disponibili al confronto, segnatamente SpL, NPS ed EPS.

Il Consiglio Direttivo, infine, valutati i quesiti sui quali i cittadini saranno chiamati ad esprimersi il 16 marzo p.v., delibera di assumere una ragionata posizione in favore del NO su tutti e 4 i referendum, in quanto, rispetto a quelli riguardanti il lavoro e la scala mobile un sì rappresenterebbe un irresponsabile e dannoso passo indietro, mentre il Governo è impegnato, come previsto nel programma approvato, a “riformare gli aspetti legati agli ammortizzatori sociali, a valutare anche le forme di lavoro non contemplate attualmente e a modificare quelle che non si dimostrano efficaci nella riduzione della precarietà”.

Nel caso invece del reiterato referendum sulla preferenza unica, si ritiene che la proposta referendaria, dopo l’approvazione della nuova legge elettorale peraltro largamente condivisa nel Consiglio Grande e Generale e nel Paese, risulti strumentale e non rispondente agli obiettivi dichiarati.

Il Consiglio Direttivo invita, quindi, la Segreteria a diffondere la posizione assunta e a rivolgere all’elettorato un chiaro invito a votare NO su tutti e 4 i quesiti referendari.

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