Il Psd sul sondaggio Doxa e le proteste di Masi

Il Psd sul sondaggio Doxa e le proteste di Masi

Deprecabile e irrispettoso nei confronti dei cittadini sammarinesi pubblicare dati poco affidabili solo per proporsi come vincenti. Il sondaggio Doxa, che “Patto per San Marino” ha utilizzato in maniera strumentale fornendo un’immagine distorta e non conforme al vero circa l’attuale posizione dei sammarinesi nei confronti del voto, non potrà che ritorcersi contro di loro. Una corsa a pubblicare dati fasulli – troppo poco un giorno per rielaborare i dati ottenuti dalle risposte telefoniche – che mette a nudo l’incapacità della coalizione avversaria di porsi come propositiva sul piano dei contenuti per il futuro del Paese.

I cittadini vanno ascoltati per porre le loro preoccupazioni al centro dell’attività futura del Governo e non per proporre loro invadenti spot elettorali. Secondo una nostra rilevazione i cittadini sammarinesi mostrano grande attenzione ad alcuni temi per il futuro della Repubblica: al primo posto gli accordi con l’Italia e gli altri Stati (16,1%), seguito da lavoro (12,4%), carovita (10,6%), economia (8,6%). L’ascolto di coloro che esprimeranno in totale libertà il loro voto alle prossime elezioni politiche del 9 novembre prossimo è importante per cogliere le indicazioni dell’elettorato e proporgli un Governo all’altezza delle attese. I dati in nostro possesso mostrano una realtà totalmente diversa da quella diffusa da “Patto per San Marino”. La competizione è apertissima e ci vede favoriti dopo il grande recupero di consensi degli ultimi mesi. Siamo sicuri che gli elettori sapranno scegliere una proposta seria e responsabile per il futuro del paese. La coalizione “Riforme e libertà” è contro un utilizzo strumentale dei sondaggi.

Risposta all’ indignazione di Tito Masi

E’ buffo che Masi rispondendo ad un manifesto si chieda: Allora, chi è inaffidabile? Tito Masi ed Alleanza Popolare o Andreoli, Stolfi e il PSD? Firmando di seguito: “Tito Masi”, evidentemente si risponde da solo ed in molti la pensano così. Non è facendo il processo alle intenzioni del PSD che può mascherare il suo patto con la Democrazia Cristiana di Gatti. Non è paventando l’inciucio di altri che può giustificare il desiderio di affossare un governo dove Alleanza Popolare aveva terminato le carte da giocare. Alleanza Popolare ha sbattuto la porta ed ha lasciato dietro sé l’accordo sulla legge obiettivo, condiviso in modo unanime. Ci dispiace che Tito Masi consideri il nostro manifesto un attacco personale di basso livello, ma non ha capito che volevamo solo mostrare l’inaffidabilità di Alleanza Popolare che suppone che ovunque si schieri e chiunque siano i suoi alleati possa sputare sentenze sugli avversari. Per noi invece è importante dare certezze e dimostrare coerenza, la nostra posizione è quella del luglio 2006, è la stessa del nostro congresso ed è invariata ora nella coalizione Riforme e Libertà con i Democratici di Centro e Sinistra Unita. Non vediamo l’ora di confrontarci sui problemi, ma concediamo un attimo di tempo ai cittadini per poter leggere e valutare i programmi di Governo, troveranno sostanziali differenze. Ci dispiace ancora se il ricordare “Attenti al Lupo” non è piaciuto ma a parere nostro Gabriele Gatti era stato più incivile definendo Alleanza Popolare “cani e iene”.

Il Partito dei Socialisti e dei Democratici

Comunicato Stampa

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