Il Resto del Carlino San Marino: Cittadini esasperati, rischiamo grosso

Il Resto del Carlino San Marino: Cittadini esasperati, rischiamo grosso

Il Resto del Carlino San Marino

Le reazioni. Parla Marco Podeschi, vittima della folla

«Cittadini esasperati, rischiamo grosso»

«È STATA senza dubbio la più grande
manifestazione democratica della
storia di San Marino. Non si era mai
vista una simile partecipazione popolare
». Il sindacato si gonfia il petto, missione
compiuta. La rabbia dei sammarinesi
ha invaso la piazza con la crisi
che morde ormai da anni e l’insoddisfazione
che aumenta anche in quello
che fino a pochi anni fa era considerato
un vero e proprio paradiso per chi ci
abitava e lavorava. Ora non è evidentemente
più così. «La gente è da un po’
che è esasperata — racconta il consigliere
dell’Unione per la Repubblica
Marco Podeschi —e la patrimoniale
è stata la classica goccia che
ha fatto traboccare il vaso.Non dimentichiamo
che tre scioperi generali c’erano
stati anche nella precedente legislatura.
Sono preoccupato per quello che
potrà succedere nei prossimi mesi. E’
da tempo che indico attenzione al governo.
C’è il rischio di una protesta sociale
».

«L’ENORME partecipazione—dicono
da Sinistra Unita, altro partito di
opposizione — è senza dubbio il segno
di una nuova consapevolezza, ma
anche di una grave sofferenza. Una sofferenza
alla quale si somma la rabbia
per l’assurdità di un’azione di governo
che impone sacrifici ai cittadini più deboli
senza avere prima eliminato i tanti
sprechi e le ruberie. Le ragioni principali
della contestazione riguardano
la riforma fiscale, un provvedimento
impostato su un principio ingiusto e
inaccettabile: chi ha molto paga poco
e chi ha poco paga molto». Il partito indica
la via. «Eppure una buona riforma
fiscale, per quanto urgente e doverosa,
non sarebbe sufficiente a dare risposta
alla richiesta di cambiamento,
che è molto più profonda e che va
dall’ammodernamento delle istituzioni
a un modello economico alternativo
». Guarda con occhio attento a
quello che è successo ieri in piazza
della Libertà anche l’associazione
Industriali. «Pare di leggere una
crescente consapevolezza, da parte
della cittadinanza, rispetto alla
difficile situazione generale del
Paese, e un sempre maggiore
senso di responsabilità
di fronte alle
scelte che devono
essere
prese per assicurare
un
futuro sostenibile
».

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