Donatella Filippi di Il Resto del Carlino San Marino: Il caso. Banca riminese condannata al pagamento / Perde 150mila euro on line
ma riesce a essere risarcito /
La storia a lieto fine di Francesco Nanni di Serravalle
«Non ci speravo più. Ora
continuo a investire ma
faccio molta attenzione»
(…) Risparmio tradito’, risarcito
un risparmiatore di San Marino
che aveva investito via internet.
La storia si è conclusa con un lieto
fine, ma gli ultimi mesi per
Francesco Nanni non sono stati
proprio tranquilli. Tutto inizia
nel 2007. «Avevo ereditato un po’
di soldi—racconta il pensionato
di Serravalle — e, dopo aver studiato
e frequentato corsi sul trading
a Milano, ho deciso di investire
on line nella filiale di Rimini
di una banca italiana. Ero all’inizio
e soprattutto erano gli anni in
cui stava iniziando la crisi e ho
avuto una perdita consistente investendo
in azioni di società poi
finite in default». Una perdita,
per la precisione di oltre 150mila
euro. «Avevo sentito parlare di un
avvocato che aveva vinto diverse
cause nell’ultimo periodo—spiega
Nanni —, l’ho contattato e ho
iniziato a sperare fino a quando
non è arrivata la buona notizia».
Infatti, dopo appena quattro mesi,
il Tribunale di Rimini ha condannato
con un’ordinanza l’istituto
di credito a rimborsare la somma
complessiva di 151.942 mila
euro, maggiorata degli interessi e
delle spese. «Perché l’ordine non
sia nullo per difetto di forma —
fanno sapere da Confconsumatori
—, è necessario che lo stesso sia
accompagnato da un contratto generale
d’investimento, quello che
regola tutti i rapporti tra banca e
investitore, sottoscritto, oltre che
dal cliente, anche dal legale rappresentante
dell’istituto». Un altro
successo per l’avvocato Giovanni
Franci. «Una decisione importantissima—
fa sapere il legale
di Confconsumatori che ha tutelato
in giudizio il risparmiatore
sammarinese insieme all’avvocato
del foro di Rimini, Manuela
Alici — che conferma un principio
sempre più ripetuto dalla giurisprudenza,
per il quale oggi è
possibile recuperare tutti gli investimenti
non andati a buon fine,
sempre che l’acquisto sia stato fatto
entro il termine di prescrizione
decennale. (…)