Il Resto del Carlino San Marino: Marco Gatti si difende dalle accuse di frode

Il Resto del Carlino San Marino: Marco Gatti si difende dalle accuse di frode

Il Resto del Carlino San Marino (26 novembre)

ACCUSE DI FRODE A MARCO GATTI
«Troppi ‘amici’ che non vogliono il cambiamento»

 

«NON mi è stato notificato nulla
e, sinceramente, non so nemmeno
di che cosa si stia parlando.
Ho provato a fare alcune ricerche
su internet, mi associano
ad alcune persone che io
non conosco assolutamente.
Comunque ho dato mandato al
mio legale di capire qualcosa».

Marco Gatti, segretario della
Dc in corsa per il nuovo mandato,
di professione commercialista,
replica alle insistenti voci
che lo vorrebbero iscritto nel registro
degli indagati—forse—
della Procura di Forlì.

L’ipotesi
accusatoria è frode e riciclaggio.
Secondo l’inchiesta dei magistrati
forlivesi, ma anche della
procura di Napoli, il sistema di
frode avveniva attraverso la
esterovestizione di persone e
con la creazione di società ‘fantasma’.

Al centro la compravendita
di telefonini (un milione)
che sarebbero transitati per
San Marino allo scopo di abbattere
l’Iva ed essere quindi venduti
in Italia a prezzi decisamente
vantaggiosi. A monte
delle inchieste delle due procure
le indagini della Guardia di
finanza di Novara. Sarebbe in
questo ambito che esce fuori il
nome di Marco Gatti in quanto
amministratore di una società
la E-Vox, attraverso la quale—
queste le ipotesi di accusa —
avrebbe consentito a un’altra
società, la Project Comunication,
di evadere l’Iva. Queste
due ditte sarebbero solo una
piccolissima parte di quelle
coinvolte nel gigantesco giro di
evasione: 25 società italiane e
una trentina straniere. Sempre
le Fiamme gialle parlano di
quasi 44 milioni di euro di Iva
non versata.

Gatti, lei era amministratore
della E-Vox o no?

«Sì, ma devo precisare che la EVox
intanto non commerciava
in telefonini e dal 2009 non esiste
più».

Viene ripetutamente citata
la Project Comunication.
Conosce questa società?

«Con la Project ho avuto rapporti
di lavoro normali. Sinceramente
non riesco a capirci
nulla».

Cosa pensa di questa situazione?
«Sono convinto che dietro a tutto
questo ci sia una precisa regia.
Già la settimana scorsa erano
arrivati avvertimenti».

Che tipo di avvertimenti e
da chi?

«Dai soliti ‘amici’, che mi consigliavano
di non ricandidarmi
alla segreteria della Dc e di farmi
gli affari miei».
Gatti, perché dà così fastidio?
«Perché stiamo portando avanti
il cambiamento e questo non
piace e quando non hai niente
da dire a livello politico scegli
altre strade. Penso proprio che
le altre strade siano queste: gettare
fango».

Cambia qualcosa nelle sue
intenzioni di candidatura?

«No, io vado per la mia strada e
mi ripresento come segretario
».

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