Il Resto del Carlino sul caso Gnassi – Romeo, Carlo Andrea Bernabe’

Il Resto del Carlino sul caso Gnassi – Romeo, Carlo Andrea Bernabe’

Il Commento

La debolezza del Marchese

Carlo Andrea Bernabe’

Simpatico non è mai stato. Semmai urticante, a voler essere buoni. Stavolta però Andrea Gnassi è andato oltre. Ha scavalcato quel sottile confine che separa la ruvidezza dall’arroganza, la schiettezza dall’abuso di potere. Il Gnassi che appare nel video ormai virale è la parodia di se stesso; il volto sfigurato dall’ira e da troppi mesi senza tirare il fiato. La fuga di fronte alla innocua domanda del cronista lo trasforma da presunto carnefice a vittima. Lo indebolisce, piuttosto che mostrarcelo come l’espressione proterva del potere.
Esistono regole nei rapporti tra giornalisti e politici. I primi fanno le domande: scomode (raramente), servili, anche banali. Al politico spetta, se lo ritiene, rispondere. In modo puntuale, con una battuta, mentendo, oppure tacendo come per anni ha fatto Enrico Cuccia. Quello che non si può invece fare è sbattere in faccia all’interlocutore un ‘chi sei te’ o quella incauta battuta sulle fogne che fanno di un buon sindaco la caricatura del marchese del Grillo: «Io so io, e voi non siete…». Per sua fortuna, Gnassi può contare su un ottimo ufficio stampa, che anche stavolta ci ha messo una toppa: «Chiudiamola qui, è solo un temporale di metà estate». Un capolavoro lessicale attribuito a chi, come Fonzie, non ha ancora imparato a dire «ho sbagliato».

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