Il Segretario Mularoni replica ad accuse che ritiene prive di fondamento

Il Segretario Mularoni replica ad accuse che ritiene prive di fondamento

Spesso sorrido di fronte ad alcuni titoli (ed a volte ad alcuni contenuti) di articoli che vengono pubblicati e pubblicizzati dai mass-media locali.
Normalmente evito di fare repliche perché preferisco occuparmi di altro. Tuttavia, dato che su frasi non dette si sono costruiti castelli senza fondamenta, mi sembra giusto effettuare le seguenti precisazioni.
La scorsa settimana rispetto ai lavori consiliari mi sono state attribuite in particolare due affermazioni:
1) La frase secondo cui io sarei “il miglior Segretario di Stato agli esteri possibile”. Chi mi conosce sa bene che non sono il tipo che fa certe affermazioni, anche perché ritengo che semmai queste cose debbano dirle altri e non certo i diretti interessati. Smentisco dunque di aver mai pronunciato una frase del genere. Quello che ho fatto nel corso del mio intervento in sede di comunicazioni è stato invece, dato che il mio predecessore, che non perde occasione per prendersela con i membri dell’attuale Governo su temi in cui il buon gusto suggerirebbe di tacere, confrontare i risultati raggiunti in politica estera dal precedente Governo (inserimento in procedura rafforzata Moneyval, nessun accordo utile ai sensi degli standard OCSE 2005 finalizzati all’inserimento nella lista bianca OCSE, nessuna trattativa conclusa nel rapporto bilaterale italo-sammarinese, fatto salvo l’accordo in materia radio-televisiva in termini non certo soddisfacenti per San Marino) e quelli conseguiti dall’attuale Governo (uscita dalla procedura rafforzata Moneyval e dalla lista dei paesi soggetti ad osservazione GAFI, grazie a tutta una serie di atti – interni e aventi rilievo internazionale quali la ratifica di alcune Convenzioni del Consiglio d’Europa – preliminari a tale uscita, 25 accordi già firmati e ratificati utili ai fini della lista bianca OCSE – nella quale siamo entrati nel settembre scorso – ratifica della Convenzione di Palermo contro la corruzione e di due Protocolli aggiuntivi, adesione al GRECO, con l’Italia accordi firmati in materia di cooperazione economica e di collaborazione nel settore finanziario, parafatura del Protocollo di modifica dell’accordo contro le doppie imposizioni fiscali del 2002, accordo definito sul piano tecnico in materia di collaborazione fra le forze di polizia per la prevenzione e la repressione della criminalità). Né io né i Colleghi di Governo abbiamo nascosto la preoccupazione per la mancata, definitiva normalizzazione dei rapporti con l’Italia, che purtroppo trova le sue radici in un clima di fiducia non ancora pienamente ricostruito, o il persistente inserimento nella lista nera italiana, in cui siamo purtroppo dal 1999. Ma la differenza del lavoro fatto è sotto gli occhi di tutti e di sicuro questo Governo in materia di politica estera ha conseguito risultati di gran lunga più soddisfacenti di quello precedente;
2) la dichiarazione, che avrei effettuato per giunta “con soddisfazione”, secondo cui grazie all’attività di politica estera gli effetti del decreto incentivi sarebbero stati spostati ad ottobre.
Anche in questo caso, smentisco di aver fatto una dichiarazione del genere. Mi sono semplicemente limitata a riportare notizie apparse sulla stampa italiana, secondo cui gli effetti o gli adempimenti relativi al decreto incentivi sarebbero stati rinviati ad ottobre, per affermare che se confermato ciò ci avrebbe consentito di disporre di qualche mese ancora per continuare nel percorso di adeguamento agli standard internazionali, nella collaborazione internazionale per la repressione delle frodi e nell’assistenza per la repressione dei fenomeni criminali. Mesi in più certamente preziosi a dimostrare alla controparte italiana che questo Governo sta lavorando nella massima buona fede, con la massima determinazione ed altresì in netta discontinuità rispetto al passato.

Non vorrei fare una inutile polemica, perché credo che sia comprensibile che i giornalisti, che lavorano spesso fino a tarda serata, non siano nella sala stampa del Consiglio Grande e Generale in mattinata. Tuttavia mi parrebbe giusto che, quando attribuiscono ai politici certe affermazioni e scrivono addirittura articoli ragionati su determinate affermazioni, si accertassero preventivamente che tali frasi fossero state effettivamente pronunciate.

Quanto al lavoro che il Governo sta facendo per evitare l’inserimento in ulteriori liste nere cui l’Italia starebbe lavorando, credo che la migliore risposta siano i provvedimenti che abbiamo varato nei diciotto mesi di attività ed anche nell’ultima seduta consiliare e la collaborazione che sempre più gli uffici amministrativi, l’AIF ed il Tribunale stanno prestando per la repressione dei fenomeni distorsivi e criminali nei rapporti fra i due paesi.

San Marino, 25 luglio 2010/1709 d.F.R.

Antonella Mularoni

Segretario di Stato per gli Affari Esteri e Politici

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