Il sindacato (Unione Generale del Lavoro, Ugl) per i dipendenti del gruppo Delta

Il sindacato (Unione Generale del Lavoro, Ugl) per i dipendenti del gruppo Delta

Gruppo Delta (San Marino) – Massimo Bernetti(Ugl):
“Fare chiarezza sul futuro del Gruppo e sulle garanzie a
salvaguardia dei livelli occupazionali”

“Le continue notizie stampa, in particolare, quella concernente la possibile messa in
liquidazione di società minori, destano forti preoccupazioni tra i lavoratori del Gruppo
Delta, il gruppo bancario di proprietà della Cassa di Risparmio di San Marino, oggi, in
amministrazione straordinaria a seguito di riscontrate gravi irregolarità
nell’amministrazione e violazioni di disposizioni legislative, amministrative e statutarie.”Massimo Bernetti
È quanto dichiara il Segretario Nazionale, responsabile dell’Ugl Credito di Roma,
Massimo Bernetti.

“Ci chiediamo – aggiunge il sindacalista – se quanto sta avvenendo nel Gruppo sia
effettivamente utile per assicurare, come indicato da Banca d’Italia, sia l’ordinato e
corretto svolgimento dell’attività aziendale, che la rapida soluzione dei problemi
determinati dalle anomalie esistenti nell’assetto proprietario e, conseguentemente,
garantire l’occupazione.”

“Allo scopo di riportare la tranquillità tra i lavoratori – continua Bernetti – che tanto
hanno dato in termini di disponibilità e professionalità, l’UGL Credito sollecita
nuovamente i Commissari Straordinari, affinché sia fatta chiarezza sul futuro delle
aziende del Gruppo Delta e, cosa più importante, confermata la tenuta dei livelli
occupazionali.”

“Pertanto, l’Ugl Credito – conclude Bernetti – in mancanza di esaustive garanzie si vedrà
costretta a chiedere l’intervento diretto degli Enti Locali e delle Istituzioni, Banca d’Italia
in primis, visto che la situazione, quella del Gruppo, non deriva certamente da
condizioni oggettive di mercato o da semplici scelte imprenditoriali sbagliate o
azzardate ma da azioni, oggi al vaglio della magistratura, per le quali i lavoratori stanno
pagando e potrebbero nell’immediato, pagare ben più gravi conseguenze.”

Roma

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