‘Il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta del dissequestro
dei 2,6 milioni di euro avanzata dalla
Cassa di Risparmio‘ della Repubblica di San Marino.
Lo riferisce La Voce di Romagna.
‘Il presidente Orazio Pescatore (giudice a latere Del Bainco e Di Giorgio), hanno dunque accolto le motivazioni dell’accusa sostenuta dal pm Fabio Di Vizio, sul giro illecito di danaro in viaggio verso il Titano. I soldi restano dunque congelati‘.
Il sequestro del danaro in viaggio di trasferimento dalla filiale della Banca d’Italia di Forlì alla sede della Cassa di Risparmio di San Marino, ha fatto emergere un contrasto di interpretazione della gerarchia del norme vigenti nel trasferimento di danaro fra Italia e San Marino.
Per alcuni (fronte sammarinese, sorretto da importanti giuristi italiani) la materia è regolata dagli accordi convenzionali generali e
specifici esistenti fra i due Stati, in primis l’accordo valutario del 1991.
Per altri (forse la stessa
Banca d’Italia), l’arrivo delle nuove normative europee ha azzerato di fatto le norme precedenti, per cui San Marino è da considerare un paese ‘extracomunitario’.