IlSole24Ore: Dai droni ai videogame, San Marino attira le start up con incentivi e fisco leggero

IlSole24Ore: Dai droni ai videogame, San Marino attira le start up con incentivi e fisco leggero

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Dai droni ai videogame, San Marino attira le start up con incentivi e fisco leggero

Oricom Tech Europe sviluppa software per la protezione dei dati di Pc e chiavette Usb. La casa madre ha sede in Giappone. Quella europea in una repubblica del Vecchio Continente: San Marino. Kazuo Yasuda, il presidente, si trasferisce per nove mesi l’anno dal Far East alla città-stato arroccata tra Romagna e Marche. «Mi pare di capire che qui la principale risorsa sia il turismo, ma per alcuni ragioni sta diventando interessante anche per l’high tech». Una delle «ragioni» di Yasuda si chiama Techno Science Park: il parco tecnologico che ha inaugurato nel 2014 un incubatore di start up San Marino-Italia per spingere su «nascita e sviluppo di start up ad alto contenuto tecnologico e innovativo» nell’economia nazionale e sui «territori italiani limitrofi» di Rimini e Pesaro-Urbano. A poco più di un anno dalla fondazione,l’acceleratore ha già inglobato una quindicina di neo-imprese e si propone di viaggiare al ritmo di sette imprese ammesse per selezione. Dopo le polemiche e le inchieste giudiziarie degli anni scorsi sulla Repubblica del Titano, San Marino gioca ancora la carta del fisco leggero per attrarre imprese di ultima generazione. Ma è una leva ad hoc: specializzata sull’innovazione tecnologica e iscritta in un progetto di lungo periodo, che guarda ai progetti (e ai capitali) internazionali. «La tassazione conta, è vero. Ma non c’è solo quello».
Dai droni al gaming, le “magnifiche 15”
 
 Francesco Chiari, sammarinese e imprenditore nell’orbita del Techno Science Park,ama ripetere che la marcia in più del parco è la «contaminazione» tra business del tutto diversi. Chiari è amministratore unico di TooBee, una società di rilevazione aerea e produzione droni che mira alla costruzione di «piattaforme volanti» al servizio dei clienti, dalle agenzie turistiche alla Protezione Civile. Ma a qualche scrivania di distanza ci sono case history che si allargano dalla sanità digitale alla pubblicità sotto forma di videogame. Qualche esempio? Ma-ve, azienda che progetta apparecchiature come antenne satellitari e sistemi idraulici autolivellanti per camper, con un target di 1,5 milioni di euro entro l’anno prossimo e contatti sparsi dall’Europa all’Oceania. MediaGraphicsMobile (Mgm), start up che fornisce alle aziende strumenti di realtà aumentata, modellazione 3D e realtà virtuale. Rosetta, fornitore di servizi di genomica e partner della start up della medicina predittiva My genomics. La doppia anima di gaming e social è rappresentata, rispettivamente, da Funny Gain e Yoursocialtips La prima è una piattaforma pubblicitaria geolocalizzata che trasforma in premi “reali” (come coupon digitali) i punteggi realizzati nei videogame. Il secondo è un servizio B2B che fornisce un social media management «self service e low cost» alle Pmi: un set di processi automatici e semi-automatici, attivabili con un canone mensile, permettono di aumentare presenza online e offerta di contenuti.
Dal network al fisco, tutti i benefit del Parco
Come si accede al parco? La procedura è semplice, almeno in fase di presentazione. I candidati inoltrano modello A, progetto d’impresa e curriculum. Se il progetto risponde ai requisiti, si inizia una fase di pre-incubazione che porta alla verifica finale di fattibilità economica, grado di innovazione e coerenza con le linee imprenditoriali del Parco. Gli ammessi sono introdotti a un ciclo quadriennale e tutte le agevolazioni dell’incubatore: uno spazio di 600 metri quadri con 12 unità modulari, 30 postazioni di lavoro, connessione full time e servizi che vanno dal tutoring, alla consulenza contabile, alla cinghia di trasmissione con una platea di investitori che include imprenditoria locale, venture capitalist e business angel internazionali. Un pacchetto reso pure più appetibile, come sottolineano gli stessi ospiti del parco, dalle normative “start up friendly” messe in atto dal governo sammarinese: sgravio totale sulla tassa di licenza, incentivi fino al 60% dello stipendio lordo per chi assume personale iscritto alle liste di mobilità e imposta sul reddito sforbiciata all’8,5% (dal 17% generale) per i primi sei anni di tutte le imprese di nuova generazione. Alessandro Giari, neo presidente dell’ente gestore Techno Science Park, fa chiarezza sulle ambizioni del progetto: creare un «hub internazionale», che «non si fermi al territorio di San Marino ma a tutto il riminese e alla Marche, abbinando l’offerta di tecnologie della rete dei parchi alla convenienza economica che si può ricavare dall’insediamento a San Marino. Le tasse sono un aspetto ovvio. Ma non l’unico».

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