Incontro tra il Csi San Marino-Emilia Romagna-Marche e l’ambasciatore italiano

Incontro tra il Csi San Marino-Emilia Romagna-Marche e l’ambasciatore italiano

Questa mattina presso la sede dell’Ambasciata italiana nella Repubblica di San Marino si è svolto l’incontro tra l’Ambasciatore Italiano, Dott. Sergio Mercuri, e la Dott.ssa Claudia Amerini con la delegazione del Consiglio Sindacale Interregionale San Marino-Emilia Romagna-Marche nelle persone della Presidente Alessandra Gori e del componente dell’ufficio di Presidenza Paride Neri.

Lo rende noto un comunicato stampa. “È soprattutto sul terreno della tenuta occupazionale, delle tutele previdenziali e delle tutele sociali che abbiamo trovato comuni intenti, quali l’atteso accordo bilaterale per il riconoscimento del diritto ad usufruire dei permessi lavorativi in favore delle persone disabili e dei loro familiari (in Italia Legge 104/92) e l’annoso tema della mancata totalizzazione dei contributi previdenziali dei lavoratori pubblici che lavorano nei due Stati.

Nell’incontro, assai cordiale, la delegazione sindacale ha attirato l’attenzione sullo stanziamento di un contributo di 6 milioni di euro in favore dei lavoratori frontalieri dipendenti ed atipici rimasti senza lavoro e senza copertura assistenziale che avrebbero quindi potuto beneficiare di un ristoro economico, previsione presente nel decreto Rilancio 34/2020 ma mancante del necessario decreto attuativo.

Sul versante della Repubblica di San Marino, è stato condiviso l’auspicio affinché possa avanzare il percorso di associazione all’Europa, in quanto sintesi di un percorso di integrazione di una presenza millenaria della Repubblica di San Marino, territorio a cavallo tra le Marche e l’ Emilia Romagna, del tutto diverso rispetto ad altri confini che si possono trovare nel cuore dell’Europa e dove il lavoro frontaliero è da sempre a sostegno delle due economie, seppure sia ancora necessario coniugare flessibilità ciclica con qualità produttiva e stabilità reddituale.

Infine, è stata da entrambe le parti riconosciuta l’utilità di riprendere il negoziato per la costituzione dell’Osservatorio Frontalieri con il pieno coinvolgimento delle rispettive istituzioni dei due Paesi”.

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