Indennità nel pubblico impiego

Indennità nel pubblico impiego

Lunedì 24 agosto 2009 – Nella conferenza stampa di oggi il Segretario per gli AAII ha fornito dati ed importi che dimostrano l’eliminazione e il ridimensionamento delle indennità dirigenziali disposte dal governo straordinario e da quelli che lo hanno preceduto.

Le decisioni assunte dall’Esecutivo al riguardo, tengono conto della complessità degli uffici da dirigere, in linea con le disposizioni della nuova legge sulla dirigenza che sarà esecutiva (per ciò che concerne le retribuzioni) con la nuova definizione degli uffici nell’ambito della riforma. Chiaramente ciò è scritto nelle norme transitorie di quella legge.

Tra i dati forniti, anche quelli relativi ai settori che in massima parte avrebbero vantaggio dall’eventuale aumento delle indennità di funzione: la differenza economica più consistente a fine anno (anche fino a oltre 2000 euro) sarebbe per figure che hanno indennità e stipendi molto alti. Mentre per chi li ha bassi, l’aumento sarebbe di poche decine di euro. Con ciò, il Governo non ha inteso disconoscere la professionalità ed il lavoro dei dipendenti che percepiscono le indennità previste dalla legge, perché non ha mai sostenuto che andassero tolte. Questa è stata piuttosto una vera e propria strumentalizzazione della CSU. Lo scopo è invece quello di rimanere in linea con i rinnovi contrattuali precedenti proprio in un momento in cui piuttosto che verso gli aumenti a pioggia, si deve andare verso una considerazione per gli stipendi più bassi.

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