Indirizzo di saluto degli Ecc.mi Reggenti Maria Luisa Berti e Filippo Tamagnini. Inizio mandato

Indirizzo di saluto degli Ecc.mi Reggenti Maria Luisa Berti e Filippo Tamagnini. Inizio mandato

INDIRIZZO DI SALUTO

DELLE L.L. E.E. MARIA LUISA BERTI
E FILIPPO TAMAGNINI

IN OCCASIONE DELLA PRIMA
SESSIONE CONSILIARE DEL SEMESTRE

Onorevoli Membri del
Consiglio Grande e Generale, Onorevoli Membri del Congresso di Stato,

prendiamo
la parola con sincera emozione per un breve messaggio in apertura di questo
semestre e attraverso il Consiglio Grande e Generale, legittimo depositario
della sovranità popolare, vogliamo rivolgere il nostro saluto a tutto il Popolo
sammarinese.

Il nostro mandato sarà
legato a due momenti storici e di risalto per il nostro Paese, ai quali
guardiamo con il rispetto e la gratitudine di chi è consapevole di non essere
altro che il Rappresentante pro – tempore di un’antica e gloriosa Repubblica,
dell’ordinamento costituzionale della quale siamo garanti, Repubblica fondata
su alti valori e principi, primo fra tutti, quello della libertà che ha
caratterizzato nei secoli il nostro essere Stato Sovrano.

La straordinaria opportunità di
poter ospitare sul Titano, nel prossimo mese di giugno, il Santo Padre
Benedetto XVI rappresenta per il popolo e per le istituzioni sammarinesi non
solo un’occasione di visibilità per il nostro Stato a livello internazionale,
ma anche un’occasione di riflessione sul nostro essere una comunità tanto
diversa dalle altre, che affonda le sue origini nell’opera pastorale del Santo
Marino;
la Reggenza sarà custode e garante della preziosa testimonianza che Sua Santità
offrirà alla Repubblica di San Marino, sulla scia di quanto già espresso da Giovanni Paolo II,
salito sul Titano nel 1982 e del quale il primo maggio prossimo verrà celebrata
la beatificazione.

La Reggenza ha accolto con viva gratitudine l’invito
pervenuto dal Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, a
recarsi a Roma il prossimo 2 giugno per le Celebrazioni del 150° Anniversario
dell’Unità d’Italia: l’occasione rappresenterà certamente un’ulteriore
affermazione dell’amicizia che da sempre lega la Repubblica di San Marino alla
Nazione Italiana e che non può prescindere dal rispetto della reciproca
sovranità statuale.

La storia dei due Paesi è sempre stata caratterizzata da
un comune destino: l’Italia ha accompagnato la crescita della piccola comunità
sammarinese, ha permeato con l’amicizia e il buon vicinato le proprie relazioni
con il nostro Stato, ha sostenuto il nostro cammino nel contesto internazionale
e ne ha ricevuto in cambio il costante sostegno nei medesimi ambiti
internazionali, l’amicizia fraterna, il rifugio per gli oltre centomila
profughi nel difficile contesto del secondo conflitto mondiale, il prosperare
delle relazioni fra i due popoli che vivono e lavorano in territori contigui e
per molti aspetti inscindibili, in Italia e a San Marino.

È convinzione della
Reggenza che San Marino sia impegnato fortemente sulla strada non facile
dell’adeguamento della propria realtà economica e finanziaria alle nuove regole
di trasparenza e di cooperazione internazionali, e che debba essere chiara la
determinazione di proseguire su questa strada.

La Reggenza è convinta
che la comunicazione diretta fra i due Governi sulle rispettive esigenze e
necessità sia la via più breve per riprendere quel cammino di crescita da
percorrere insieme, nel reciproco vantaggio e rispetto della sovranità statuale
e nella riaffermazione dei valori da sempre condivisi.

Confidiamo pertanto che
il Governo
italiano voglia recepire la necessità di definire a breve le procedure per
rendere operative le intese già raggiunte, cogliendo e riconoscendo il valore
della nostra Repubblica e dei Sammarinesi.

Sul fronte dei nostri
rapporti interni, la Reggenza è convinta che, ora più che mai, la complessa
congiuntura che sta pesantemente abbattendosi sul nostro Paese si possa
affrontare solo attraverso l’unità di tutti coloro che in ogni ambito
intervengono nel vivo della vita pubblica, sociale ed economica di San Marino,
dalla politica all’amministrazione, dall’impresa al sindacato, dalla cultura
alla stampa, avendo sempre la consapevolezza della necessità di difesa e di
valorizzazione del nostro Stato e dei suoi cittadini. Una realtà di cui spesso
sono purtroppo ingiustamente evidenziate le anomalie e le distorsioni, a
discapito delle ben maggiori positività, poste in essere da sammarinesi onesti
e laboriosi in tutti i lori ambiti di attività.

Non servono divisioni:
serve la maturità di un confronto aperto e franco e di un’azione di persone
responsabili ispirate esclusivamente dal loro compito di servizio alla
collettività ed al Paese, affinché vengano efficacemente elaborate idee e
proposte a favore del cambiamento di sistema che stiamo intraprendendo.

Il Consiglio Grande e
Generale e valorizzare il suo ruolo nella consapevolezza di rappresentanza del
Popolo ed ogni singolo consigliere deve sempre essere memore del giuramento
prestato ad inizio legislatura.

Questo Paese,
attraverso l’azione riformatrice già iniziata, sta cambiando le proprie
abitudini e la propria struttura, mettendo anche in discussione alcune forme di
convivenza sociale da tempo consolidate: a tutti sono richiesti un sacrificio e
un grande senso di responsabilità affinché possiamo adeguarci equamente al
meglio ai cambiamenti e alla nuova realtà che sta avanzando.

La Reggenza è certa,
altresì, che solo con un Paese unito e coeso in un intenso e concreto lavoro
programmatico di scelte precise, chiare e responsabili si possa attuare un
giusto ed efficace cambiamento di sistema.

Con queste modalità
devono essere valutate le riforme strutturali che si stanno approntando e che
nei mesi prossimi approderanno alla discussione consiliare: la riforma della
legge tributaria e la riforma pensionistica potranno essere varate solo
all’interno di un confronto serrato ma sereno e costruttivo fra tutte le forze
politiche e sociali.

Se il nostro lavoro
sarà sorretto da questi punti fermi allora potremo essere sicuri di aver
adempiuto al meglio al nostro compito e di aver degnamente e responsabilmente
rappresentato il nostro Stato.

A conclusione di questo
breve messaggio di saluto desideriamo ringraziare i nostri predecessori,
Giovanni Francesco Ugolini e Andrea Zafferani, che ci hanno aiutato nel compito
di assumere al meglio questo importantissimo mandato.

Confidiamo nel prezioso
contributo e nel competente sostegno dell’Ufficio di Segreteria e della
Segreteria Istituzionale, affinché i lavori consiliari si possano svolgere al
meglio.

Anche a voi, Onorevoli
Consiglieri e Onorevoli Segretari di Stato, chiediamo pieno sostegno e continua
collaborazione, nell’interesse delle Istituzioni e del nostro Paese.

Buon lavoro a tutti.

San Marino, 27 aprile 2011/

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