Intermediazione finanziaria a San Marino. Una condanna

Intermediazione finanziaria a San Marino. Una condanna

Presso il tribunale di San Marino è stata emessa una sentenza di condanna per attività di intermediazione finanziaria che farà discutere.

Riferisce del caso L’Informazione di San Marino.

Aveva movimentato per conto
di suoi clienti circa 35 milioni
di euro interfacciandosi per le
commissioni con una banca
sammarinese. E’ finito davanti al
giudice Massimo Peppe, 48 anni,
con l’accusa di esercizio non
autorizzato dell’attività finanziaria.

L’uomo, di Fondi in provincia
di Latina, agiva per una ventina
di clienti, disponendo tramite la
banca la movimentazione di titoli,
acquisti o vendite, di proprietà
dei suoi clienti. Il 20 aprile
del 2009 le verifiche di
Banca Centrale
hanno mosso una segnalazione
ritenendo che questa
attività non fosse autorizzata.

Dalla segnalazione di Bcsm si è
aperta l’istruttoria e, poi, il rinvio
a giudizio. Secondo l’accusa la
movimentazione titoli veniva fatta
esercitando a San Marino una attività
finanziaria non autorizzata.

La difesa, invece, ha opposto il
fatto che i clienti, una ventina, del
Peppe erano tutti italiani e che
l’uomo non esercitava una attività
di gestione o di intermediazione
dei fondi, ma una mera consulenza,
tanto che ‘come attestato
da diversi testimoni, le attività di
movimentazione titoli venivano
effettuate anche direttamente dai
clienti o tramite l’internet banking,
senza l’intermediazione del
Peppe’, ha sostenuto la difesa.

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