Interpellanza Alessandro Rossi sul contrasto alla malavita

Interpellanza Alessandro Rossi sul contrasto alla malavita

Per richieste
valutazioni ed azioni di contrasto contro le 
infiltrazioni della criminalità organizzata

Il sottoscritto Consigliere Alessandro Rossi,

Valutato che sono stati numerosi
negli ultimi tempi gli episodi, le dichiarazioni e i fatti che evidenziano una
possibile permeabilità del nostro sistema economico nei confronti della
criminalità organizzata.

Premesso che su questo tipo di
fenomeni, estremamente gravi e sensibili, non è concesso a nessun Sammarinese
responsabile di speculare per questioni politiche. A tal fine mi preme
ricordare positivamente come di recente, con il consenso di tutte le forze
politiche, si sia addivenuti all’importante ratifica della convenzione delle
Nazioni Unite contro la criminalità organizzata.

Una convenzione che potrebbe
porre nelle mani dell’amministrazione della nostra giustizia importanti
strumenti per combattere questo fenomeno, quali una collaborazione
transnazionale, il possibile sequestro dei beni ed atri strumenti di
cooperazione internazionale, gli unici in grado di contrastare in maniera
decisa queste pericolose infiltrazioni.

Non emerge però dalle parole,
dagli atteggiamenti e dai fatti della politica in generale e del Governo in
particolare, quella forte determinazione necessaria per fronteggiare in maniera
efficace la criminalità organizzata.

Mi riferisco in particolare alle
recenti dichiarazioni del Governo durante la conferenza stampa dell’otto
novembre 2010.

Frasi come “la Mafia è oramai dappertutto”, o “non abbiamo una relazione dettagliata”, sono solo gli ultimi di
una serie di atteggiamenti da cui non emerge la volontà necessaria per
contrastare “poteri” che non si sconfiggono certo con le dichiarazioni
generiche, ma con una costante, vigile ed efficace attenzione sui fenomeni.

È necessario quindi ripercorrere
cronologicamente alcuni fatti ed alcuni scritti che, a parere di Sinistra Unita,
dovrebbero fare prendere una consapevolezza e di conseguenza un atteggiamento
diverso rispetto a questo problema da parte delle Istituzioni e della
Cittadinanza:

        
-diverse fonti giornalistiche prefiguravano
infiltrazioni malavitose a San Marino da almeno qualche anno;

        
poco dopo l’insediamento del Governo del Patto
per San Marino viene sospesa una finanziaria con a capo soggetti in odore di Mafia;

       –  
nel Libro “Economia Criminale” di Roberto
Galullo emerge chiaramente per la prima volta ed in maniera conclamata la
presenza di una particolare attenzione della DIA su possibili infiltrazioni
malavitose a San Marino;

        
nel marzo del 2010 gli industriali dopo aver
incontrato i responsabili della Guardia di Finanza, hanno illustrato a tutti i
Capigruppo Consiliari le loro preoccupazioni su possibili infiltrazioni
malavitose a San Marino;

        
il 30 aprile 2010 sono state lanciate due bombe
molotov contro l’abitazione di un noto imprenditore sammarinese, le indagini
sembrano non aver rilevato i colpevoli;

        
recentemente sono state sospese diverse società
in attesa di una verifica dei loro rapporti con famiglie della criminalità
organizzata;

        
la scorsa settimana sono stati denunciati metodi
mafiosi nella riscossione di crediti presso una finanziaria del Titano.

Tutti questi elementi dovrebbero
rendere evidente la necessità di un atteggiamento radicale nei confronti di
questi fenomeni, sensibilizzando la Cittadinanza rispetto a queste
problematiche per renderla reattiva nei confronti dei fenomeni distorsivi
percepibili.

La criminalità organizzata la si
combatte efficacemente solo se la si rifiuta come Cittadinanza, se si rifiutano
le opportunità di ritorni immediati e si rifiuta qualsiasi contatto con
soggetti di non chiara provenienza.

È una lotta questa alla quale la nostra Cittadinanza
e le nostre istituzioni politiche sociali ed economiche  non sono completamente preparate.

Interpello quindi il Governo per ottenere una relazione dettagliata sugli eventi
sopra indicati e quanti altri correlati a possibili infiltrazioni malavitose, e
per conoscere se il Governo
intende intensificare gli sforzi per creare una lotta efficace nei metodi e
nell’educazione contro la criminalità organizzata.

In particolare per quanto
riguarda gli strumenti di cooperazione internazionale, la confisca dei beni, la
salvaguardia dei testimoni ed eventuali pentiti che possano denunciare in
tranquillità atti e fatti relativi a infiltrazioni malavitose sul nostro
territorio.

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