Interpellanza Corpi di Polizia. R.E.T.E.

Interpellanza Corpi di Polizia. R.E.T.E.

Interpellanza presentata dal Movimento RETE in merito alla formazione di personale per i Corpi di Polizia in vista di nuove assunzioni

• Con riferimento alle seguenti Delibere del Congresso di Stato:

-Delibera del Congresso di Stato n.14 del 29 maggio 2015, in cui si stabiliscecl’organizzazione da parte del CUFS di un corso di formazione per un numero limitato a 20-40 unità, il cui accesso è subordinato al superamento di un test psico-attitudinale, allo scopo di ottenere idoneità a partecipare ai concorsi che verranno indetti per arruolamenti di nuove unità oppure stabilizzazioni all’interno dei Corpi di Polizia;

-Delibera n.10 del 10 giugno 2015, in cui viene costituito un gruppo di lavoro per il
riordino delle forze di polizia ed è stata autorizzata l’emissione, entro luglio 2015, di 2 bandi per 2 incarichi temporanei per “Ispettori”, stabilendo l’obbligo di partecipazione al corso del CUFS qualora i vincitori non risultino già essere dipendenti dei Corpi di Polizia;

-Delibera n.8 del 26 ottobre 2015, che stabilisce che l’idoneità ottenuta con il corso del CUFS sia equiparabile a quella ottenuta ad un corso fatto nel 2008-2009 dal CFP;

• Con riferimento all’Ordine del Giorno del 30 aprile 2015 sul riordino dei corpi di polizia;

• considerando necessaria la formazione del personale dei Corpi di Polizia al fine di garantire le funzioni e l’arruolamento di nuove unità perseguendo i principi elencati dall’articolo 4 del Decreto Delegato 2015/13, affinché il reclutamento avvenga “esclusivamente su criteri obiettivi e non discriminatori” e che “garantiscano pari opportunità”;

• Valutato infatti come l’unico modo di accedere ai futuri concorsi per i reclutamenti del nuove personale nei Corpi di Polizia è rappresentato dall’accesso al test attitudinale e al corso di formazione, e che quindi il percorso debba essere reso inattaccabile nella sua trasparenza;

• Considerato che nell’elenco degli ammessi ad eseguire il test attitudinale per accedere al corso risultino 120 persone;

• Dal momento che quella pubblicata sul sito del CUFS (Centro Universitario di Formazione sulla Sicurezza) col nome di “graduatoria finale totale” non indica in realtà i punteggi ottenuti ma rappresenta unicamente un elenco dei nomi partecipanti al test (in tutto 108), con indicato chi ha passato l’esame e chi no;

• Considerato come nello scarto esistente tra gli ammessi al test (120) ed i partecipanti
(108), vi siano 12 persone tra cui alcune che hanno espresso perplessità per il fatto di non aver avuto ricevuto, come altri, comunicazione dell’esecuzione del test, essendo state così escluse a priori;

Si interpella il governo per conoscere

1. Chi sia responsabile dell’organizzazione del corso e con che ruolo all’interno del CUFS.

2. Il fabbisogno suddiviso per corpi di polizia.

3. Le intenzioni rispetto alle tempistiche relative alle nuove assunzioni/stabilizzazioni divise per corpi.

4. Per quale motivo, considerata la gerarchia delle fonti, se la Delibera del Congresso di Stato indicava un numero di aventi diritto ad accedere al corso che andava da 20 a 40 unità, il corso sia invece stato organizzato per 50 unità. Se tale scelta sia avvenuta in modo autonomo da parte del CUFS, oppure se si sia agito tramite autorizzazione e quale.

5. Quanti abbiano fatto domanda per eseguire il primo step di accesso al corso di
formazione, cioè il test attitudinale. Se ai richiedenti sia stata indicata la modalità per verificare, una volta fatta la domanda, la data di esecuzione dello stesso.

6. Quale sia stata tale modalità. Se la modalità fosse l’ accesso diretto al sito, si chiede dove venisse indicato l’indirizzo in cui poter controllare. Se invece la modalità fosse la comunicazione tramite mail, in che modo ci si assicurasse del ricevimento della stessa.

7. Quali siano i motivi dello scarto tra gli ammessi al test attitudinale e gli effettivi partecipanti: si richiedono i motivi per cui diverse unità siano state escluse.

8. Come si intenda porre rimedio ad eventuali difetti di comunicazione affinché tutti ricevano le medesime opportunità di accesso ai concorsi.

9. Quanti giorni siano passati dai risultati del test all’inizio del corso. Quanto tempo sia stato concesso per gli eventuali ricorsi.

10.Per quale motivo nella graduatoria finale totale dei 50 vincitori non sia stato inserito il punteggio di tutti coloro che hanno eseguito il corso in modo da poter verificare l’esito della graduatoria. Si chiede copia di tali punteggi.

11.Se il governo non ritenga che, in caso di ricorso amministrativo, la modifica del numero massimo da 40 a 50 posti per il corso, stabilito tramite propria delibera del Congresso di Stato, possa rappresentare elemento per invalidare l’accesso al concorso.

12.Se i due ispettori di cui alla delibera n.10 del 10 giugno 2015 siano stati sottoposti al test psicoattitudinale come previsto dal Decreto Delegato 2015/13. Se essi rientrino nei 50 aventi diritto al corso.

13.Quante siano le idoneità equiparabili al corso del CFP del 2008-2009. Se quindi avranno diretto accesso al concorso. Si richiede quali fossero le caratteristiche di tale corso (parte teorica e parte pratica, esame finale ecc…), del quale si richiede copia.

14.Quante persone che abbiano realizzato il corso del CFP del 2008-2009 per allievo gendarme siano già state arruolate o abbiano trovato lavoro. Ai fini di concorso, in quanti casi si debba parlare di nuovi arruolamenti o di stabilizzazioni.

15.Ai fini della graduatoria e dell’accesso di futuri concorsi, come si possa ritenere equiparabile il corso specifico per Allievo Gendarme (che quindi permetterà l’accesso alla sola Gendarmeria) con quello realizzato con un corso generico per “Corpi di Polizia”(che permetterà l’accesso a tutti i corpi e non solo a quella della gendarmeria).

16.Quali siano le intenzioni del governo rispetto alla necessità, espressa nell’ Ordine del Giorno del 30 aprile 2015 sul riordino dei corpi di polizia, di attivare anche percorsi di formazione continua e di aggiornamento per il personale già in servizio, e quali siano le azioni messe in atto da aprile e le prossime a riguardo.

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