Interpellanza di Lonfernini sulla Banca del Titano

Interpellanza di Lonfernini sulla Banca del Titano

Dalla relazione presentata dal Segretario di Stato alle Finanze nella seduta consiliare del 26 settembre 2007, concernente la situazione della Banca del Titano, istituto bancario in amministrazione straordinaria, abbiamo appreso che i Commissari incaricati dalla Banca Centrale hanno posto in evidenza “una notevole insussistenza nelle immobilizzazioni materiali contabilizzate nell’attivo patrimoniale, di circa 7 milioni di euro, costituita da spese di avviamento”.

L’espressione usata dai Commissari e riportata nel riferimento del Segretario di Stato alle Finanze e Bilancio appare incompleta e quindi di difficile comprensione.

Come è possibile infatti che la Banca del Titano, istituto di credito che ha operato per alcuni anni senza che le autorità di vigilanza ponessero rilievi abbia speso sette milioni di euro per il semplice “avviamento” ?
Quali le spese di avviamento, definite “immobilizzazioni materiali”, hanno compiuto i soci / amministratori / dirigenti della Banca del Titano, che allora, nei primi ani di attività – a quanto ci risulta – non avevano neppure una sede in proprietà ?

Interpello pertanto il governo per conoscere:

il dettaglio la natura delle “immobilizzazioni materiali” di sette milioni di Euro indicate dai Commissario Straordinario incaricato della gestione della Banca del Titano;
se l’elevato importo delle spese di avviamento della Banca del della Banca del Titano sia stato uno fattore determinante per la crisi e successiva amministrazione straordinaria dell’istituto bancario;
se anche nella vicenda della finanziaria controllata da Banca del Titano GE.FIN sa vi siano state anomalie gestionali documentate nella relazione dell’Amministratore Staordinario.
Giovanni Lonfernini – Democratici di Centro

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy