Interpellanze Upr Ps sull’emergenza rifiuti e l’assicurazione dell’auto

Interpellanze Upr Ps sull’emergenza rifiuti e l’assicurazione dell’auto

La Repubblica d’Italia introdurrà nel proprio ordinamento nazionale con il D.M. 9 agosto 2013 n.110 denominato: “Regolamento recante norme per la progressiva dematerializzazione dei contrassegni di assicurazione per la responsabilità civile verso i terzi per danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore su strada, attraverso la sostituzione degli stessi con sistemi elettronici o telematici, di cui all’articolo 31 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27”.

Tale atto normativo eliminerà l’obbligo di esporre il contrassegno dell’assicurazione sulla propria auto, realizzando una banca dati e di sistemi di rilevazione automatica targhe che diventeranno operativi entro due anni.
Tale provvedimento, attuato per ridurre le frodi su false assicurazioni, coinvolgerà direttamente tutti gli operatori assicurativi che agiscono nel settore del RCA auto in Italia.

Fin qui non ci sarebbe nulla di strano e nessun problema per la Repubblica di San Marino se le uniche polizze utilizzate per assicurare le autovetture sammarinesi non fossero stipulate da compagnie italiane e se non ci fossero compagnie di assicurazioni made in San Marino per le automobili.

Cosa accadrà alle automezzi con targa RSM dal 1 gennaio 201 con assicurazione italiana?
Saremo tutti schedati nella costituenda banca dati italiana con buona pace della sovranità?
Non potremo più uscire dai nostri confini come già accaduto alla spazzatura poiché sono cambiate le leggi e nessuno ne è accorto?

L’innovazione, di notevole portata, coinvolge non solo i cittadini che utilizzano auto e moto per muoversi ma anche tutte le aziende sammarinesi, imprenditori, artigiani che utilizzano gli automezzi per trasportare merci e persone – soggetti che su i quali questo provvedimento potrebbe avere un impatto molto negativo.
Per fare chiarezza sull’argomento e indurre le autorità a compiere le opportune valutazioni e azioni, interpelliamo il Governo per sapere:

1. Se il Governo ha preso contatto le autorità della Repubblica d’Italia per chiarire la posizione delle automobili con targa RSM;

2. Se le autorità sammarinesi competenti per il settore registro automezzi e comparto assicurativo hanno considerato l’impatto di tali disposizioni normative per la Repubblica di San Marino;

3. Se il Governo ha intenzione di cedere a banche dati italiane i dati degli automezzi con targa della Repubblica di San Marino;

4. Se il Governo ha intenzione di attivare il settore delle polizze responsabilità civile auto.

San Marino, 16 ottobre 2013

Gruppo Consiliare Partito Socialista
Gruppo Consiliare Unione Per la Repubblica

Si richiede risposta scritta. 

 

Interpellanza

La Repubblica di San Marino – da qualche settimana sembra – non può più conferire i rifiuti solidi urbani (RSU) in discariche fuori dai confini nazionali.

La cosa non sarebbe un problema il Paese avesse un piano di gestione, stoccaggio e smaltimento per i rifiuti con un’autonomia su questo settore, cosa che invece non ha.

Dipendiamo al 100% dalla Repubblica d’Italia che in base alle disposizioni comunali, provinciali, regionali, nazionali decide come possiamo trasportare i nostri rifiuti, come possiamo conferirli e in alcuni casi indirettamente quanto dobbiamo pagare per il loro conferimento.

A ciò si aggiungono le disposizioni dell’Unione Europea che l’Italia, come stato membro deve rispettare e che devono essere osservate da tutti i soggetti che operano nel settore della raccolta – conferimento – smaltimento dei rifiuti.
La cosa è nota a tutti – fuorché pare – a chi ha la responsabilità della gestione dei rifiuti per il nostro Paese.

Ora – nel silenzio generale imposto dal Governo – sembra che il centro dell’Igiene Urbana AASS a San Giovanni stia diventando una piccola discarica di rifiuti RSU in attesa di smaltimento sembra presso un inceneritore di Ravenna.
Per fare ulteriormente luce su questa vicenda interpelliamo il governo per:

1. Avere copia della nota della Società di Sogliano Ambiente S.p.A. nella quale è stato comunicato all’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici l’impossibilità di ricevere RSU proveniente da San Marino;

2. Avere copia di eventuali comunicazioni intercorse fra Ministero dell’Ambiente della Repubblica d’Italia, Regione Emilia Romagna – provincia di Forlì Cesena e le Segreterie di Stato per gli Affari Esteri, Territorio e Ambiente, Rapporti con l’AASS sul tema conferimento rifiuti e trasporto transfrontaliero dal 1 giugno 2013 alla data dell’interpellanza;

3. Avere copia di note AASS – deliberazioni del CDA AASS sul tema RSU dal periodo 1 giugno 2013 – 9 ottobre 2013;

4. Sapere dove sono collocati i rifiuti RSU raccolti in territorio, come sono stoccati, qual’è la quantità alla data della delibera e se i luoghi/ spazi utilizzati sono in possesso delle necessarie autorizzazioni normative (urbanistiche, igienico sanitarie, ambientali, tutela salute lavoratori, antincendio) per lo stoccaggio dei rifiuti;

5. Conoscere se le modalità di stoccaggio della RSU in questa condizione soddisfano le disposizioni dell’Unione Europea;

6. Essere messi a conoscenza se il Capo della Protezione Civile è stata formalizzata la situazione e se abbia predisposto ordinanze / piani di emergenza per la situazione del centro AASS di San Giovanni;

7. Sapere se le attività di stoccaggio sono effettuate da dipendenti AASS o ditte private che eseguono lavori in appalto; in caso positivo si chiede di conoscere se ci sono costi aggiuntivi alle attività eseguite e se le aziende che operano presso le strutture AASS rispettano le norme in materia di sicurezza su i luoghi di lavoro;

8. Se AASS ha degli oneri contrattuali derivanti dal mancato trasporto della RSU presso la discarica di Sogliano;

9. Se in capo al soggetto incaricato del trasporto e conferimento – se soggetto terzo e non AASS – fosse necessario conoscere a norma di contratto le novazioni di natura normative che impediscono il conferimento della RSU fuori San Marino;

10. Relazione tecnica su come si intenda uniformare il ciclo di raccolta e conferimento RSU alle disposizioni comunitarie;

11. Avere la stima dei costi aggiuntivi derivanti da questa situazione.

 

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