CONSIGLIO GRANDE E GENERALE GLI INTERVENTI DI IERI NOTTE
Nella sessione notturna di ieri del Consiglio Grande e Generale sono intervenuti, tra gli altri, Macina, Venturini, Sansovini, Bollini.
Questi i sunti dei loro interventi
Stefano Macina, Segretario di Stato alle Finanze: “Finora ho sentito solo dei racconti di storia contemporanea secondo Ap e non racconti che spieghino dove ci sono stati contrasti su atti e provvedimenti non fatti per il Paese. Se siamo fermi da tempo, se abbiamo avuto 10 Governi in 10 anni, la responsabilità è di tutti e tutti dobbiamo interrogarci per capire se abbiamo privilegiato gli interessi personali a quelli collettivi. Se il problema era superare una fase di stagnazione a livello di maggioranza, non si doveva fare la commedia per mesi al tavolo del confronto sulla legge obiettivo. E comunque stavamo raggiungendo l’intesa su provvedimenti importanti, come il risanamento finanziario dei conti pubblici, la legge antiriciclaggio e la ripresa del confronto con l’Italia. Per me la politica è quella che una organizzazione esprime con le sue iniziative, decisioni e mediazioni interne, non è quella fatta sui personalismi che ha creato 10 anni di instabilità e da cui ancora non ci stacchiamo. Comunque ora è il momento di fare presto, il Paese ha bisogno di risposte e atti concreti, di una nuova maggioranza. Ap è ora diventato un partito uguale agli altri, ha riaperto tutti i giochi, il Psd metterà davanti a tutto l’interesse del Paese”.
Gian Carlo Venturini (Pdcs): “La nostra Repubblica solo in rari momenti storici ha annotato un’instabilità politica pari a quella attuale. L’analisi è quindi più che doverosa da parte di un organismo, qual è appunto il Consiglio Grande e Generale, al quale i cittadini sammarinesi hanno consegnato il mandato di rappresentanza. La legislatura è cominciata con la formazione di un Governo prevalentemente di sinistra che non è l’espressione della volontà dei cittadini, ma più il frutto di una volontà politica dettata dalla rivalsa e da compromessi politici fra forze molto diverse fra loro, piuttosto che dalla condivisione di ideali comuni e proposte. Ebbene, di fronte a questa situazione diventata insostenibile, non risolta nemmeno dal tentativo messo in atto l’ottobre scorso con l’allargamento della maggioranza ai Ddc eletti nelle file del nostro partito, Alleanza Popolare con coraggio e con grande senso di responsabilità ha deciso di ritirare la propria delegazione dall’Esecutivo. Ora è necessario proseguire il dialogo tra le varie forze politiche che hanno dimostrato una certa unità di vedute, per dare vita a un Governo che sia in grado di fare le cose e che possa risolvere i problemi impellenti a partire dal rapporto con l’Italia. Solo attraverso un passaggio elettorale con coalizioni chiare e programmi ben definiti si può arrivare alla stabilità politica. La Dc non ha paura delle elezioni che rappresentano una strada di assoluta chiarezza e democrazia”.
Glauco Sansovini (capogruppo Alleanza Nazionale per San Marino): “Questo Governo si era attivato nel promettere controlli più seri sul territorio, sull’economia finanziaria, ma poi si è visto chiaramente che erano solo parole di facciata e mancava la volontà. E lo dimostrano i casi Asset Banca e Banca del Titano. Io posso capire che il Governo abbia fatto quadrato per difendere l’immagine e il nostro sistema. E lo condivido. Ma non condivido quando gli organismi e le autorità proposte, Governo compreso, non abbiano preso iniziative per individuare i colpevoli. Al Psd rivolgiamo le accuse maggiori dello sfascio del Paese perché di riformistico in questi anni non si è visto niente. Non è certo riformismo il casinò, la residenza a chi compra casa o il piano McKinsey trasformato in legge. Il problema è tutto interno al Psd che non è stato in grado di coagulare intorno a un progetto politico i vari partiti della maggioranza. E se Ap non avesse staccato la spina, il Psd avrebbe continuato imperterrito a dettare legge. Ora abbiamo davanti una pagina nuova e Ans vuole lavorare per formare una nuova maggioranza in grado di risolvere i problemi più gravi. Una maggioranza però con i giorni contati, che dovrà indicare la data delle elezioni. Elezioni che non dovranno essere gestite dai ‘signori del voto estero’ come nel 2006”.
Paolo Bollini (Psd): “”Si stava lavorando sulla legge obiettivo, ma mentre lo si faceva qualcuno era anche a un altro tavolo per formare una nuova maggioranza. Qui non cade solo un Governo, ma si incrina un progetto di grande importanza il cui obiettivo è creare un polo di centrosinistra. Mi sono messo in contrasto con il mio ex partito (Nps) perché con la nuova legge elettorale si entrava in un discorso logico per fare chiarezza. Non si possono però raccontare balle, questa crisi è l’evoluzione di un progetto che i vertici del Nuovo partito Socialista da molto tempo avevano pianificato, un progetto alternativo al centrosinistra”.