Intervento del Segretario Marcucci al Congresso Federazione Industria

Intervento del Segretario Marcucci al Congresso Federazione Industria

REPUBBLICA DI SAN MARINO

Ufficio Stampa del Congresso di Stato

COMUNICATO STAMPA

LAVORO, INTERVENTO DEL SEGRETARIO DI STATO MARCUCCI
ALL’11° CONGRESSO DELLA FEDERAZIONE INDUSTRIA CDLS

“RIPENSARE IL LAVORO E GARANTIRE INVESTIMENTI ALLE AZIENDE SERIE”

Con l’invito a proseguire il dialogo costruttivo tra Governo e Sindacati, in particolare di fronte alle sfide imposte dalla crisi internazionale, ha aperto la sua relazione il Segretario di Stato per il Lavoro e la Cooperazione, Gian Marco Marcucci. Intervenuto nel pomeriggio all’XI Congresso della Federazione Industria Cdls, il Segretario di Stato ha sottolineato l’importanza del confronto “specialmente se lo si riesce ad accompagnare col varo di efficaci riforme normative in materia di lavoro”. Obiettivo prioritario, nell’attuale congiuntura economica, per Esecutivo e organizzazioni sindacali deve essere infatti “assicurare la salvaguardia di un sufficiente livello di competitività socio economica, idonea a favorire l’intervento di quegli investimenti indispensabili per assicurare la futura crescita e prosperità della nostra Repubblica”. Tutelare le garanzie sociali esistenti, perseguire una costante formazione professionale, ma anche stimolare l’inserimento nel mondo del lavoro di nuove generazioni di imprenditori e sostenere le aziende che investono sono le strategie su cui la Segreteria di Stato e i Sindacati dovranno confrontarsi per affrontare “il necessario processo di cambiamento e riforma che attende il nostro Paese”.

Il Segretario di Stato si è soffermato a lungo sull’importanza della crescita che “non è solo un parametro economico ma anche un mezzo di misura del progresso civile di un popolo”. Crescita, infatti, “significa rilanciare il Paese, significa rinnovare il paesaggio delle nostre infrastrutture, tornare ad essere un sistema di convenienza per gli investimenti esteri” ma anche “dare il lavoro ai giovani e alle donne, considerare quello dell’abitazione come un bene primario intorno al quale prendono radici l’identità familiare, la capacità lavorativa e la stessa identità sociale stabile dei cittadini”. San Marino ha tante capacità che possono essere esportate, e nel contempo. si deve “salvaguardare la competitività delle nostre imprese sui mercati ed al contempo i posti di lavoro che tali imprese generano, grazie ad una mentalità moderna e ad un’eredità ricca di esperienza in grado di garantire il futuro”. La rivalutazione del lavoro è un altro elemento da non dimenticare, lo si dovrebbe rendere “più sicuro e qualificato, contrastando la rassegnazione ad alcune forme di precariato particolarmente instabili e penalizzanti”, senza per questo “rifugiarsi nelle logiche del posto fisso e mal pagato, dell’immobilità sociale, della pigrizia educativa, della tolleranza verso forme abusive di mancato impegno”. La sicurezza sui luoghi di lavoro, la dignità e la giusta tutela, la creazione di condizioni di crescita in campo industriale, artigianale e commerciale anche avvalendosi dell’applicazione dei nuovi sistemi tecnologici sono tra le altra parole chiave della relazione del Segretario di Stato, convinto che il “rilancio della nostra economia vada associato a quello della giustizia sociale, della lotta contro le accresciute disuguaglianze, le nuove emarginazioni ed anche la povertà”. Per la rinascita dovrà essere riconsiderato il concetto stesso di mondo del lavoro, “stante la sua inesorabile trasformazione e frammentazione”. Di certo, ha aggiunto Marcucci “non possono essere cancellati i vincoli di solidarietà, né la forza rappresentativa che fa capo all’universo dei lavoratori, impegnati in attività anche nuove”. Ecco quindi la necessità della lotta alla disoccupazione, alla precarietà e al “lavoro nero” e la prevenzione dell’eccessivo ricorso a forme di occupazione temporanea e di lavoro atipico. Poiché “anche in un sistema in cui esistono forme di flessibilità, l’esigenza di tutela del lavoro va perseguita con un costante impegno per il consolidamento dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori, compresa la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Al Governo, quindi, spetta compiere le “difficili scelte per contenere la flessione, per definire le priorità strategiche da osservare – anche in questa fase di ristrettezze – e quindi, per mantenere aperte le prospettive di una più intensa ed equilibrata crescita economica e di coesione sociale”. Le scelte, però, dovranno scaturire da un confronto “aperto, ponderato e costruttivo” ha aggiunto Marcucci, tra Governo e componenti sociali, “in un clima di reciproco ascolto ed attenzione, senza rigidità preclusive alle rispettive ragioni e proposte”. Il Segretario di Stato ha invitato quindi a non abbandonarsi alla sfiducia, ma a “proporre, decidere e operare.”

Il lavoro, insomma, deve essere “posto al centro dell’attività governativa, per far crescere e cambiare la società, per il bene comune”. Di qui la necessità di una riforma idonea a garantire maggiore occupazione, migliori posti di lavoro e ad assicurare un’efficace lotta al lavoro sommerso, unitamente allo sviluppo ed alla crescita delle imprese, ha detto ancora il titolare del Lavoro. Si tratta di una “riforma necessaria per creare le condizioni di una significativa ripresa economica e per far sì che le nostre imprese possano riacquisire produttività e competitività” Contemporaneamente però, la riforma “deve assicurare ai lavoratori – con la dovuta gradualità – una maggiore dinamica espansiva del loro salario e del loro potere d’acquisto”.

A San Marino, l’impatto della crisi si è avvertito soprattutto nell’ultima parte dell’anno, ha analizzato Marcucci, “dando corso a numerose e note procedure di licenziamento”. “E mentre le aziende più grandi stanno reggendo l’urto della crisi anche ricorrendo a periodi di cassa integrazione, alcune – tra le aziende di piccole o medie dimensioni – hanno posto i lavoratori in mobilità.” E’ per questi lavoratori che “è necessario creare delle prospettive: quelle prospettive dignitose, quegli sbocchi occupazionali che risulta molto più difficile trovare in un momento di forte e generale rallentamento dell’economia”. Tutto questo pone degli obiettivi prioritari “che sono quelli di un intervento che armonizzi gli ammortizzatori sociali e li renda più idonei ad affrontare un quadro socio-economico profondamente mutato”.

“Viva è in me la consapevolezza degli importanti ed onerosi impegni che mi attendono quale Segretario di Stato al Lavoro ed alla Cooperazione – ha poi concluso Marcucci- ma sono altrettanto certo che le Organizzazioni Sindacali sapranno rapportarsi con l’Esecutivo, e con la Segreteria di Stato che rappresento, quale interlocutore responsabile e portavoce sensibile delle tante attese loro affidate da cittadini e lavoratori”. Ciò sarà “quanto mai importante specialmente nell’attuale congiuntura economica che ci vede, nostro malgrado, chiamati a confrontarci non solo con il progredire del processo di globalizzazione dei mercati, ma anche con il preoccupante incidere delle varie problematiche in campo economico, sociale ed occupazionale che purtroppo inevitabilmente si accompagnano a tale processo.

CR/As

San Marino, 22 Gennaio, 2009

Ufficio stampa “Della Torre 1”, 47891, Dogana (Serravalle) – RSM –
Tel. 0549-909518 – email: ufficiostampa.rsm@dellatorre.sm

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