Intervento di Marco Tura (Segretario Generale Cdls), Ricetta Fmi: Le scelte vere spettano al Governo

Intervento di Marco Tura (Segretario Generale Cdls), Ricetta Fmi: Le scelte vere spettano al Governo

Il Rapporto FMI ci consegna un bilancio del sistema Paese denso di problemi e criticità. Un dato su tutti: il PIL è precipitato dall’inizio della crisi del 25%, cifra destinata ad aumentare di un altro 3/4% nel corso dell’anno. Un tonfo che certifica una drammatica emergenza che impone a tutti senso di responsabilità e il dovere di fare fronte comune.

Tuttavia le ricette proposte degli ispettori di Washinton ricalcano anche per San Marino la solita ortodossia dell’austerità e dei tagli indiscriminati che, dove applicata, ha solo aggravato la crisi senza produrre crescita.

Errori tra l’altro riconosciuti recentemente dal capo economista dell’FMI Oliver Blanchard, che ha criticato le politiche di austerità applicate nella zona Euro in quanto troppo recessive e quindi di ostacolo alla crescita.

Quanto costa ricapitalizzare Cassa di Risparmio?

Uno dei punti cruciali del Rapporto FMI riguarda la ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio. L’aspetto sostanziale è: quanti soldi servono ancora per mettere in sicurezza Carisp? Anche perché gli interventi nel settore bancario in questi anni hanno messo in grave sofferenza le casse statali, quindi non è solo legittimo ma anche doveroso sapere i veri costi che la comunità dovrà sostenere, nei prossimi mesi, per mettere in sicurezza il sistema bancario. Di buon senso ci sembrano i consigli degli ispettori che indicano allo Stato di entrare nella governance della banca per incamerare una quota dei futuri utili e per trovare partner privati di elevato standing internazionale, esperienza e consolidata reputazione.

Insensati nuovi tagli alle pensioni

La ricetta rigorista sul fronte delle pensioni è invece totalmente da rifiutare. Le due riforme del sistema previdenziale (2005 e 2011) hanno drasticamente diminuito l’importo delle pensioni e innalzato a 66 anni l’età pensionabile. In particolare la legge del 2011 ha livellato verso il basso l’importo delle pensioni, al punto che, al di là delle retribuzioni dopo 40anni di contributi l’importo medio delle pensioni sarà per tutti mediamente intorno ai 1.500 Euro. E’ insomma socialmente insensato prevedere nuovi tagli al sistema previdenziale.

Welfare, no tagli ma riforme

Per quanto riguarda l’inevitabile taglio ai servizi, sempre secondo il Rapporto FMI, per la Confederazione Democratica la bussola rimane quella di salvaguardare il nostro sistema di welfare avviando non una politica di tagli indiscriminati ma una attenta ristrutturazione dei servizi, capace di salvaguardare le fasce più deboli della società.

Al Governo l’equilibrio delle scelte

Rimane il fatto che sia le critiche che gli apprezzamenti alla ricetta del Fondo Monetario Internazionale rischiano di essere pura accademia. Quel che conta sono le scelte legislative che Governo e Consiglio Grande e Generale adotteranno per far fronte a questa drammatica crisi, scelte che devono essere improntate al giusto equilibrio tra austerità e crescita, senza scaricare sui lavoratori e sui pensionati il peso maggiore dei sacrifici.
Un passo importante il Governo può farlo in tempi brevissimi, ovvero convocare un tavolo di concertazione sulla Riforma Fiscale, partendo dalle intese raggiunte prima della crisi politica della scorsa estate.

Marco Tura Segretario Generale CDLS

 

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